LA CINA HA CHIESTO IL CESSATE IL FUOCO. FORSE, PER L'ULTIMA VOLTA.

LA CINA HA CHIESTO IL CESSATE IL FUOCO. FORSE, PER L'ULTIMA VOLTA.

Redazione, 26 febbraio 2023.

Due giorni fa, come previsto alla scadenza del primo anno di guerra tra l'Ucraina e la Russia, il leader cinese Xi Jinping ha parlato, innanzitutto ai suoi omologhi occidentali, lanciando l'invito a cessare le armi.

In sintesi, la Cina non riconosce l'aggressione russa e censura l'espansione della  NATO fino ai confini russi che interpreta come attacco palese e inaccettabile alla sicurezza della Russia.

Per la Cina serve una soluzione Politica, mentre Washington frigge per la sua partnership crescente con la Russia.

Il documento cinese, in 12 punti, è stato pubblicato venerdì, chiede la fine delle sanzioni unilaterali e si oppone all'uso delle armi nucleari.

E' l'ultimo tentativo di Pechino di offrirsi come mediatore neutrale di Pace. 

Nessun "mediatore" potrebbe essere schierato per risultare credibile alle parti in conflitto.

Il conflitto e la guerra non giovano a nessuno. Tutte le parti devono rimanere razionali ed esercitare moderazione, evitare di alimentare il fuoco e aggravare le tensioni e impedire che la crisi si deteriori ulteriormente o addirittura vada fuori controllo.

L'Occidente dubita della "neutralità" di Pechino che non ha mai riconosciuto l' "invasione" e che continua il suo sostegno diplomatico ed economico a Mosca.

Mentre Pechino vede la superficiale arroganza occidentale.

Sappiamo già anche della preoccupazione espressa dagli occidentali circa l'ipotesi del sostegno, anche militare, dalla Cina alla Russia.

Nel documento politico cinese si legge che Il dialogo e il negoziato sono l'unica soluzione praticabile alla crisi ucraina.

Afferma i principi di sovranità, indipendenza e integrità territoriale di tutti i paesi ma non riconosce la violazione della sovranità ucraina da parte della Russia.

Mosca e Kiev hanno commentato la posizione cinese.

Il ministero degli Esteri russo ha detto di apprezzare molto il sincero desiderio della Cina di contribuire alla risoluzione del conflitto.

E che Mosca è aperta a raggiungere gli obiettivi della sua cosiddetta operazione militare speciale attraverso mezzi politici e diplomatici, compreso il riconoscimento di “nuove realtà territoriali."

Volodymyr Zelensky ha giurato che non concederà mai pezzi di terra ucraina.

Tuttavia, si è detto contento del fatto che la Cina stesse iniziando a parlare del porre fine al conflitto tra Ucraina e Russia, chiedendo chiarimenti sul come.

Lamenta che la Cina non ha mai riconosciuto la violazione territoriale in corso ad opera russa e su questo punto si vorrebbe confrontare con la Cina.

Zelensky è stato esplicito: Per quanto ne so, la Cina rispetta l'integrità territoriale, storicamente, l'ha rispettata e quindi deve fare tutto il possibile affinché la Federazione Russa lasci il nostro territorio. Perché ciò significherebbe rispetto per la sovranità e l'integrità territoriale.

E, l'Ucraina ha anche lamentato di non essere stata coinvolta prima che la Cina pubblicasse il suo piano di Pace.

Se la Cina lo avesse fatto, non ci sarebbe un piano di pace cinese.

Pechino si è rivolta, particolarmente agli USA, a cui chiede di abbandonare la mentalità della guerra fredda.

Sottilmente, Xi è entrato nella sfera dell "sicurezza", affermando che La sicurezza di una regione non dovrebbe essere raggiunta rafforzando o espandendo i blocchi militari (come ha fatto la NATO...).

I legittimi interessi e le preoccupazioni di sicurezza di tutti i paesi devono essere presi sul serio e affrontati adeguatamente.

In questo riferimento si palesa la condivisione cinese del punto di vista di Mosca secondo cui l'Occidente ha provocato la guerra attraverso l'espansione della NATO.

Non piaciono a Pechino nemmeno  le sanzioni economiche di vasta portata imposte dagli Stati Uniti e da altri paesi occidentali alla Russia.

Sanzioni unilaterali e massima pressione non possono risolvere la questione; creano solo nuovi problemi.

I paesi interessati dovrebbero smettere di abusare delle sanzioni unilaterali e della 'giurisdizione a braccio lungo' contro altri paesi, in modo da fare la loro parte per ridurre la crisi ucraina.

Il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan ha detto la sua affermando che la guerra potrebbe finire domani se la Russia smettesse di attaccare l'Ucraina e ritirasse le sue forze.

La mia prima reazione è che potrebbe fermarsi al punto uno, che è quello di rispettare la sovranità di tutte le nazioni.

L'Ucraina non stava attaccando la Russia. La NATO non stava attaccando la Russia. Gli Stati Uniti non stavano attaccando la Russia. Questa è stata una guerra di scelta intrapresa da Putin.

Questa posizione americana non potrà convincere i cinesi, nè altri.

Putin, ha ricevuto una visita del diplomatico Wang e lo ha ricevuto a braccia aperte, affermando che le relazioni tra Russia e Cina stanno raggiungendo nuove pietre miliari.

Wang ha risposto che i due paesi spesso affrontano crisi e caos, ma che ci sono sempre opportunità in una crisi.