LA CINA DOMINA IL MERCATO MONDIALE DELLE PALE EOLICHE. "RINNOVABILE" MA NON "GREEN"

LA CINA DOMINA IL MERCATO MONDIALE DELLE PALE EOLICHE. "RINNOVABILE" MA NON "GREEN"
Quota di mercato globale dei produttori di turbine eoliche in base agli ordini ricevuti nel 2022 (GW)

Giannina Puddu, 29 febbraio 2024.

Nella produzione di impianti eolici le aziende cinesi detengono il 66% della quota di mercato globale 2022 contro il 46% del 2021.

La formidabile rimonta cinese ha ridotto lo spazio delle società americane ed europee che dal 44% del 2021 sono scese al 22% nel 2022.

Ma, questi numeri sono la risultante statistica che tiene conto della nuova produzione e dei nuovi consumi cinesi interni e non testimoniano una virata della domanda verso la Cina.

La danese Vestas, ha visto i suoi ordini di acquisizione diminuire da 13,9 GW nel 2021 a 11,2 GW nel 2022, perdendo il 19% su base annua. 

L'americana GE, è crollata  da 12,1 GW nel 2021 a 7,8 GW nel 2022, con un calo del 36% su base annua.

La tedesca Siemens Gamesa, è crollata da 10,7 GW nel 2021 a 7,7 GW nel 2022, con un calo del 39%.

L'europea Nordex/Acciona che produce solo modelli onshore è pure in ritirata con ordini scesi da 8 GW nel 2021 a 6,3 GW nel 2022.

L'analisi fatta  da Enerdata, conferma il vistoso calo di produzione e vendita subito da tutti i produttori occidentali nel 2022.

Nel 2023, almeno otto società multinazionali  hanno iniziato silenziosamente a ritirarsi dai contratti eolici o a chiedere di rinegoziare gli accordi in modo da trasferire maggiori costi ai consumatori. 

E' stato il caso di Shell, BP,  la danese Orsted, la norvegese Equinor, la spagnola Iberdrola, la portoghese Energias de Portugal, la francese Engie controllata da Electricité de France.

Siemens Gamesa, ha dovuto affrontare perdite e difetti significativi nelle sue turbine eoliche onshore.

Circa il 15-30% dei modelli 4.X e 5.X hanno avuto problemi durante la fase di produzione, destando preoccupazione nelle aree di installazione degli impianti e alimentando la sfiducia delle popolazioni e delle istituzioni locali interessate dalla loro presenza. 

Jochen Eickholt, A.D. della società,  aveva ammesso che le turbine non erano state sufficientemente testate!!!

Grande ammissione di responsabilità data la dimensione degli impianti ed il rischio che grava su una pala che si stacca e si frantuma al suolo, travolgendo ciò che è sotto...

Per risolvere i problemi ha fatto una stima di costo pari a 1,6 MLD di euro che dovrebbe sostenere nel 2024 e 2025, oltre una perdita netta che potrebbe raggiungere i 5 miliardi di euro.

Le decisioni assunte dalla Commissione europea, volte ad incentivare e facilitare la diffusione degli impianti eolici introducendo iter di approvazione leggeri come piume e forte sostegno finanziario pubblico, agevoleranno il compito dell'AD Eickholt e colleghi.

Del resto, anche la grande crescita dei produttori cinesi è alimentata dalla domanda interna, trainata dal 14° piano quinquennale della Cina, che mira ad un aumento del 50% nella produzione di energia rinnovabile entro il 2025.

Questa energia è certamente "rinnovabile" dato che la materia prima è il vento, mentre, osservando bene tutto il processo eolico e la sua filiera, dal concepimento delle macchine e fino al giorno di obsolescenza delle turbine e delle pale, degli obiettivi green non si vede traccia.

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Ho visto una grande quantità di influencer, di imbonitori, scoprire l’ “acqua calda” solo negli ultimi anni, cavalcando l’onda del Covid, la loro inaspettata e miracolosa “manna”!

Dov’erano, prima, tutti questi chiacchieroni?

Prima, era tutto a posto?

Nessun problema in Italia per cui battersi?

Questi, sull’onda del Covid, non hanno perso tempo e si sono rivolti subito e massicciamente alle vostre tasche, con diverse modalità.

Hanno solo una superficiale “infarinatura” dei fatti che denunciano, con toni alti e sgradevoli, solo per attirare la vostra attenzione, condurre il vostro cervello in uno stato di allerta perenne, alterando il livello della vostra adrenalina e togliendovi lucidità, al solo scopo di rendersi “visibili” e arrivare a fare cassa, incapaci di determinare il cambiamento , non interessati ad “agire” per migliorare la qualità delle vostre vite.

La maggioranza di questi “strilloni” e “imbonitori” non ha mai vissuto nelle realtà che denuncia e ne parla, con saccenza, senza conoscerle.

Coglie solo spunti, ad ogni occasione, e ve li rigira come “competenze” al solo scopo di attirarvi a sé, nella sua trappola.

Si propongono, alla vostra attenzione, con aggressività, come se sapessero tutto, mentre, in verità, non sanno e soprattutto, NON FANNO!

Il trionfo della TUTTOLOGIA!!!

Chi si rivolge a voi, proponendosi quale esperto di ogni questione, invitandovi a seguire la sua lettura dei temi più disparati come se ne avesse la totale padronanza e con LA PRETESA INSOLENTE di indirizzare il vostro pensiero, vi sta ingannando.

Queste persone, si rivolgono a voi anche con gli imperativi: “dovete!”, “Capite!”, “svegliatevi!”, abusando della vostra disponibilità ad ascoltare, offendendo la vostra intelligenza, tradendo la vostra fiducia, parlando alla vostra pancia per sedare le vostre menti.

La VERITA’ ha già in sé la sua FORZA e non ha bisogno di essere gridata.

Anzi, partendo dalla VERITA’, per costruire RISULTATI CONCRETI e UTILI alla Comunità, servono grande concentrazione e molto lavoro, nel silenzio.

Ancora, grazie!

Due, tra i numerosi passaggi della mia storia e di ciò che ho fatto, premesso che moltissimo è stato scientemente cancellato da Google:

https://www.ifanews.it/consulenza-e-banche-labete-della-discordia

https://www.senato.it/leg/16/BGT/Schede/ProcANL/ProcANLscheda17143.htm