LA CATENA DI VALORE DEGLI INVESTIMENTI
Trento, 23 gennaio 2025. Di Paolo Rosa, avvocato.
Il Gruppo Generali, nella audizione del 16 gennaio 2025, presso la Bicamerale di controllo degli Enti previdenziali, ha depositato agli atti una memoria con slides di particolare interesse per le Casse di Previdenza dei professionisti nella parte in cui spiega la catena del valore che ha l'obiettivo di salvaguardia e crescita dei risparmi dei clienti.
La cosiddetta “Catena del Valore degli Investimenti” si compone di alcune fasi e attività “core” ed altre “trasversali”.
Il quadro normativo europeo e domestico applicabile alle imprese di assicurazione, delle politiche in vigore e delle scelte compiute in materia di investimenti degli attivi del Gruppo Generali impone principi e standard per la gestione e il controllo degli stessi volti ad assicurare gli interessi degli assicurati, la stabilità, la liquidità, la reputazione e la solvibilità del Gruppo Generali e delle singole compagnie.
Dal punto di vista decisionale, i principali passaggi prevedono in sintesi che:
• è la capogruppo ed il suo CdA che definisce le linee guida strategiche di investimento dell’intero gruppo (e le singole compagnie assicurative con i rispettivi CdA definiscono la propria strategia all’interno di quella complessiva di gruppo), inclusa l’assegnazione dei mandati di gestione che contengono limiti di rischio e obiettivi ben definiti cui si deve attenere il gestore (come, l’indicazione dei paesi, delle asset class o, ad esempio, dei titoli di stato nei quali allocare gli investimenti);
• è il Chief Investment Officer (CIO) del Gruppo Generali che propone al CdA della capogruppo la c.d. asset allocation e, una volta approvata, le dà attuazione e assicura un continuo monitoraggio dell’operato dei gestori. Il processo è speculare a livello di singola compagnia assicurativa, il cui CIO ha una linea di riporto diretta verso il CIO di gruppo;
• i gestori, cioè le società di asset management, implementano la strategia d’investimento così definita mediante l’individuazione dei singoli titoli conseguente alla strategia stessa, l’esecuzione degli ordini sul mercato, la produzione di ricerche in materia di investimenti e allocazione tattica etc.
Si tratta dunque di società fornitrici di un servizio a favore delle imprese assicurative del gruppo che operano all’interno di limiti e obiettivi piuttosto stringenti stabiliti dalla capogruppo e dalle compagnie per quanto concerne l’allocazione degli investimenti;
• fra le società di assicurazione e quelle di asset management viene sottoscritto un contratto di gestione di portafoglio individuale o IMA (“Investment Management Agreement”) che vincola il gestore a conformarsi alla disciplina applicabile oltre che a specifiche strategie di investimento e linee di gestione indicate dalle compagnie, che possono comunque recedere in qualunque momento.
Le società di asset management sono dunque tenute ad eseguire gli investimenti nel rispetto delle indicazioni fornite dalle compagnie assicurative.
Sotto il profilo più propriamente operativo, la cosiddetta “Catena del Valore degli Investimenti” si compone di alcune fasi e attività “core” ed altre “trasversali”.
Tutte le principali fasi sono coordinate da Global e Local Chief Investment Officer (CIO) e vedono il coinvolgimento attivo di molteplici funzioni aziendali, in particolare Risk Management, Finanza, Attuariato, Legale, Compliance, Sostenibilità oltre che dell’Asset Management. È infatti assolutamente fondamentale che le competenze sugli investimenti non siano concentrate solo tra gli esperti di Investment Management (Asset Owner) e di Asset Management, ma anche presso le altre funzioni aziendali incluse
naturalmente tutte le funzioni di controllo.
Il punto di partenza è costituito dalle attività di ALM&IRA (Asset-Liability Management & Investment Risk Assesment) che hanno l’obiettivo di stabilire le condizioni di coerenza tra i passivi (ossia gli impegni presi nei confronti dei clienti) e gli attivi (ossia i potenziali investimenti) nel rispetto della propensione al rischio stabilita dalla Compagnia, in base a diverse ipotesi economiche ed operative. Queste attività sono iterative, poiché i rischi e i relativi rendimenti finanziari sono determinati da fattori dinamici interni ed esterni ed influenzano al contempo passivi e attivi.
Di conseguenza, il profilo ALM deve essere costantemente monitorato e gestito.
In secondo luogo, le attività di SAA (Asset Allocation Strategica) hanno l'ambizioso obiettivo di identificare la combinazione di investimenti ottimale in funzione di una serie di vincoli e obiettivi in aggiunta alle aspettative di lungo termine sui mercati finanziari, quali a titolo non esaustivo:
- le caratteristiche contrattuali dei passivi (e.g. flussi di cassa, garanzie);
- i requisiti di capitale regolamentare (Solvency 2 e altri regimi) e delle rating agencies;
- i diversi regimi contabili, che misurano gli stessi fenomeni economici con metodi e regole diverse rispetto a
dividendi, tasse, etc.;
- le normative aggiuntive relative a limiti per specifiche tipologie di attivi a copertura di polizze vita e fondi
pensione.
Le attività di TAA (Asset Allocation Tattica) servono a collegare la strategia con le dinamiche di breve termine sia dei passivi (per esempio l’evoluzione della raccolta netta) sia degli attivi (per esempio le variazioni della liquidità o della valutazione relativa di alcuni investimenti).
Le attività di PI&IMA (Implementazione di Portafoglio & Investment Management Agreement) consistono nel coordinare l'assegnazione e la revisione periodica dei Mandati di Gestione con l’Asset Management, che opera autonomamente nel rispetto dei mandati.
Le fasi “trasversali” a tutto il processo riguardano Operations, Pianificazione e Reporting e naturalmente la Sostenibilità.
L'integrazione completa delle tematiche di sostenibilità rilevanti nel processo di investimento supporta a nostro avviso il raggiungimento sia di superiori rendimenti finanziari risk-adjusted sia di benefici sociali.
Il processo di investimento relativo ai prodotti assicurativi Investment-linked (ILIP) come le Unit-linked differisce parzialmente da quello appena descritto.
Pur mantenendo gli stessi principi di governance, prevede infatti la progettazione e creazione della struttura d’investimento sottostante e l’attività di selezione dei fondi d’investimento."
Poiche' vi è molta vicinanza tra il mondo assicurativo e quello previdenziale, sarebbe bene tenerne conto, a garanzia dei montanti contributivi degli iscritti, obbligati per legge a versarli nelle Casse di riferimento.