LA "BRIGATA SASSARI". QUANDO I "SARDI" UNITI E CONVINTI POSSONO AFFRONTARE SFIDE IMPOSSIBILI PER GLI ALTRI...

Giannina Puddu, 15 ottobre 2024.

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La gloria straordinaria della "BRIGATA SASSARI", conquistata sul campo, è la dimostrazione inconfutabile del fatto che, il luogo comune che aveva definito i "Sardi" come “Pocos, locos y mal unidos” è un'assoluta idiozia, sparata a capocchia da chi, ignora, totalmente, la natura del Popolo Sardo.

I "Sardi" sono corridori di lungo periodo e di lunga distanza.

Sono lenti a maturare un proposito collettivo che abbia la potenza di avvolgerli  in un "Insieme" che si muova compatto al grido di "Forza Paris!"

Ma, quando questo accade, diventano "Dimonios"!

Le genti dell'Altopiano di Asiago riconoscono, ancora oggi, con celebrazioni annuali, il grande merito dei giovani soldati sardi della Brigata Sassari che li avevano salvati dall'aggressione austriaca.

C'è un forte legame di fratellanza tra i veneti dell'Altopiano di Asiago e i sardi dell'Armungia che persero i loro figli e padri in quel campo di guerra.

Gli stessi "nemici" austriaci avevano dimostrato grande timore e  grande ammirazione per la Brigata Sassari che, prima di ogni assalto, cantava il suo inno di guerra, "Dimonios", mentre  sventolava i suoi fazzoletti bianchi e rossi.

La Brigata "Sassari" si costituì il 1° marzo 1915 a Tempio Pausania con i Reggimenti di Fanteria 151° e 152°, anch'essi di nuova formazione.

La Brigata Sassari è passata alla storia come la più gloriosa unità dell’esercito italiano nella Grande Guerra, salvando le popolazioni del Veneto dall’offensiva austroungarica.

L'ufficiale di Complemento della Sassari, Emilio Lussu, nato ad Armungia il 4 dicembre del 1890, nel suo celeberrimo “Un anno sull’Altipiano” raccontò quella sua esperienza drammatica e gloriosa.

Tutto l'esercito italiano, depresso e demotivato a causa della pessima conduzione del generale Luigi Cadorna, opportunamente sostituito dal Generale Armando Diaz,  proprio grazie all'esempio della Brigata Sassari, ebbe modo di ritrovare la consapevolezza della sua forza che lo portò a combattere fino alla vittoria finale.

Il 17 dicembre del 2011, durante una cerimonia che si era svolta a Cagliari, all’Hotel Mediterraneo, la Comunità di Asiago aveva donato al Comune di Oristano e ad altri comuni sardi l’area dell’antico cimitero di guerra di Casara Zebio dove sono sepolti i fanti della Brigata Sassari che avevano combattuto nella Prima guerra mondiale.

Quindi, c'è un pezzo di Terra Sarda in Veneto.

Sotto, Emilio Lussu con alcuni soldati in trincea sul Monte Zebio (Altopiano dei Sette Comuni).

Di seguito: la 12a Compagnia del Tenente Alfredo Graziani, amico fraterno dello scrittore, ritratta nel settore di Portogruaro. Oltre: alcuni degli “Arditi” reggimentali della Brigata “Sassari” consumano il rancio nel settore del Piave.

La storia raccontata nel video è di "Fabrizio" di SUPER DIGITAL DELIGHT