L' ORDINANZA DEL TRIBUNALE DEI MINORI DI MILANO MANDA IN DISSESTO FINANZIARIO CERETTO LOMELLINA

L' ORDINANZA DEL TRIBUNALE DEI MINORI DI MILANO MANDA IN DISSESTO FINANZIARIO CERETTO LOMELLINA
L' ORDINANZA DEL TRIBUNALE DEI MINORI DI MILANO MANDA IN DISSESTO FINANZIARIO CERETTO LOMELLINA

Giannina Puddu, 7 agosto 202.

E' possibile che, l ' Ordinanza del Tribunale dei Minori di Milano mandi in bancarotta un comune?

Si, è possibile, anzi, accade.

E', purtroppo, il caso del Comune di Ceretto Lomellina (meno di 200 abitanti...), la cui amministrazione comunale ha appena dichiarato il dissesto finanziario.

Con la delibera di consiglio del 29 luglio, in cui si parla di «problemi strutturali di medio e lungo periodo che hanno iniziato a manifestarsi alcuni anni fa e che si sono aggravati in questo ultimo periodo.

Al crollo della situazione economico finanziaria, negli ultimi anni, ha concorso principalmente il provvedimento del Tribunale dei Minorenni di Milano, con il quale è stato disposto che dal 15 marzo 2018, tre ragazze minorenni residenti in Ceretto Lomellina, venissero allontanate dalla famiglia di origine e collocate in una struttura comunitaria.

Il Tribunale aveva posto l'onere delle rette di tale struttura, pari a 93.075 l’anno, a carico del Comune di Ceretto Lomellina.

Per anni, gli amminstratori locali hanno cercato, comunque, ti conservare l'equilibrio delle finanze, tagliando  anche alcuni servizi ai propri cittadini, eliminando, per esempio,  lo scuolabus e il trasporto anziani.

Gli amministratori, in questo mondo surreale,  avevano, perfino, rinduciato a percepire la propria indennità di funzione.

Ma, non ce l'hanno fatta ed hanno appena deciso di dichiarare l'impossibilità di andare avanti.

In copertina, l'estratto dalla relazione di Fine Mandato 2016/2021, redatta dall' Amministrazione Comunale, per gli obblighi di legge, con l'evidenza, al paragrafo 1.6.1. Stuazione di Contesto Interno/Esterno, in cui si indica la principale ragione del dissesto del Comune.

E' insieme, una dichiarazione di resa e di denuncia.

Viene da chiedersi: prima di redigere un' Ordinanza come questa che ha investito il Comune di Ceretto Lomellina, un Tribunale (quello dei Minori di Milano, nel caso) ha il dovere/l'obbligo di valutare gli effetti che provoca?

Ed inoltre: perchè autorizzare un costo così alto per l'accoglienza di queste tre sorelle, premesso che, pare che nei centri di accoglienza minori in Lombardia, si raggiungano cifre anche molto più elevate di queste?

Torna un tema già trattato per Bibbiano!

Se la ragione dell'allontanamento dalle famiglie è la condizione di indigenza delle famiglie, anzichè gettare tale valanga di soldi pubblici, non sarebbe più conveniente e più umano, finanziare le famiglie, direttamente?

Sulla famiglia, sulla nazionalià delle ragazze e sul nome della struttura esosa che le accoglie, nessuna notizia reperibile.

Bello sarebbe anche stato poter leggere l'Ordinanza del tribunale Dei Minori di Milano, ma non è semplice trovarla e, forse, non si trova...

Il Comune di Ceretto Lomellina è il primo a crollare sotto il peso finanziario imposto dall'esterno.

Altri, rischiano di seguirne la triste sorte, nella stessa terra di Lomellina, già sofferente di suo con i prezzi delle case in picchiata che rivelano tutta la fragilità economica del territorio.

Nonostante la scarsità di informazioni, pare che si tratti di minori, figli di immigrati.

Vigevano ha sul groppo il costo di ben 60 minori, mentre ha appena alzato il costo dei servizi di pre e post scuola, con vera e propria stangata: da sei fasce Isee si passerà a tre (fino a 11.769,61, 17.654,41 euro e oltre questa cifra).

La retta mensile passerà da 6,92 euro a 10 per la prima, da 9,45 a 18 per la seconda e da 10,06 a 28 per la terza.

Previsti rincari anche per le mense delle scuola dell’infanzia e delle primarie e secondarie: dalle sette fasce attuali si passerà a quattro e gli aumenti riguarderanno soprattutto le riduzioni per i figli successivi, dal 30 al 20% in meno.

Garlasco, paga per  3 minori..

Breme, per 4.

Pieve Del Cairo, per  3.

Sannazzaro De Burgundi, per 3, etc...

Serve, decisamente, un cambio di passo e di teste al comando.

Secondo una versione che si cerca di affermare, l'obiettivo di tale "apparente follia", sarebbe quello di favorire il "ripopolamento" dei piccoli comuni italiani dai quali i giovani fuggono o sono già fuggiti in cerca di opportunità di lavoro, innnanzitutto.

Ma, se dedicassimo ad ognuno dei nostri giovani, 30.000,00€/anno, anzichè spenderli come sopra, vedremo tornare "a casa" la gran parte di quelli che se ne sono andati e nessun altro andrebbe più via.

Spezzeremo la schiena della mafia nigeriana dedita all'importazione di migranti illegali  nel nostro Paese.

Lasceremo all' Africa (e all' Asia più fragile), in primis, le sue giovani menti e le sue giovani braccia per la costruzione del suo futuro.

Tutto questo appare come costruzione diabolica, spacciata per attività umanitaria, mentre è assolutamente disumana.