LA VERA STORIA DELL' INVENZIONE DELL'EURO MONETA. DI MAURO ADALBERTO RAGNI. ULTIMA PARTE

LA VERA STORIA DELL' INVENZIONE DELL'EURO MONETA.  DI MAURO ADALBERTO RAGNI. ULTIMA PARTE

Lecco, 28 aprile 2022. Di Mauro Adalberto Ragni

Tornai a Lecco una sola volta ancora per constatare nell' Istituto Tecnico Badoni i risultati dell' anno scolastico trascorso, ed arrivato nella città e poi nell' Istituto, vidi sui tableau delle valutazioni annuali scolastiche, che ero stato rimandato in tre materie, officina, matematica ed inglese... ed era scontato che dopo non aver mai studiato, ma solo ascoltato le lezioni, il resoconto finale fosse questo.

Mi infilai quindi, dopo aver letto gli esiti di fine anno, nel corridoio dell' Istituto dove incontrai le due responsabili  della segreteria che mi dissero di non demordere e che se avessi studiato durante l' estate senz' altro ce l' avrei fatta.
Uscii quindi dall' Istituto, e questa volta prendendo il solito treno del ritorno verso casa, scesi a Bellano, stazione precedente quella di Dervio (sede della residenza coi miei), timoroso di non ritrovare personaggi spiacevoli, come quel tizio che mi aveva minacciato con un coltello intimandomi di dimenticare ogni scena vista su quel treno, dove tra i componenti dell' equipe turistica Canadese (e della solidarietà Italo-Canadese ) c' era come personaggio anomalo il NAZISTA  SEIFERT (ex caporalmaggiore delle SS ).
Scesi a Bellano quindi, volli concedermi una pausa nel bar stazione di Bellano, limitrofo alla stazione treni del paese.
Entrai, ordinai una bibita al barista ed iniziai a discernere con lui sull' argomento della composizione e delle banconote allora in uso in Italia;   "Sono troppo grandi queste banconote ", declamai, mentre cambiavo con il barista una banconota per pagare la Pepsi Cola ordinata, ed il barista assentì dicendomi "perché non ne disegni alcune nuove tu , che hai delle buone idee, potresti collaborare con quel signore che sta' giocando al biliardo lì nell' area giochi ".
Alzai lo sguardo e vidi un signore di altezza medio-bassa, che ascoltava ed annuiva, non dando molta confidenza....
Era Robert Edmund Mundell, quello che sarà poi il titolare del progetto EURO, e diventerà presidente della fondazione EURO.
"Potreste unire i vostri intenti " declamò poi ancora intelligentemente il barista....
Ma poi lo stesso Robert Edmund Mundell, colto probabilmente da un attacco di colite, si rifugio' in bagno  e dopo aver composto il numero di telefono del suo consulente commerciale (a suo seguito in altra località), rimase in bagno per lungo tempo, parlando con lo stesso e con la cornetta portata nel W.C. , nonché con il cordone del telefono che era l' unico elemento visibile all' interno del bar in quel momento.
Uscii dal bar , ed aspettai circa mezz' ora, sperando che quel signore (Robert Edmund Mundell ), uscisse...
Ma non vidi arrivare nessuno all' esterno del bar ed il signor Mundell quindi prese probabilmente la via d' uscita dalla parte che dava nel cortile del bar e poi sulla strada.
Dopo qualche giorno, venne a trovarmi a Dervio mio cugino Giordano Bargi (abitante in Emilia )  e con lui feci ritorno in quel bar di Bellano, dove fui avvisato di un primo ritrovo Italo canadese nel parco del luogo.
Vi andai con mio cugino e lì entrambi fummo circuiti da personaggi gentili, che ci chiesero se volessimo contrarre amicizia anche con delle ragazze locali  e che presto ci sarebbe stata in riva al lago una festa di solidarieta' " Italo-Canadese " ,  e che sarebbero stati felici di invitare me e mio cugino a quella festa.
Ma il comportamento arrogante di molte persone locali della Brianza  ed i sopprusi subiti in quell' anno di scuola, mi fecero declinare quell' invito  e forse quello fu' il mio unico piccolo o grande sbaglio, perché se fossi andato con mio cugino a quella festa di solidarieta',  avrei forse trovato il modo di ricompattare la realtà dei miei disegni con le stesse mie bozze rilevate dall' archivio dell' Istituto, dalla agente femminile Canadese.
Ora mi si chiede chi tradi' l' originalita' del mio progetto ?
Innanzitutto la squallida figura della meretrice tedesca del locale " LA BOTTE", di DERVIO , è stata il personaggio peggiore ed ambiguo di questa storia.
Osservava spesso a fini di lucro gli spostamenti di personaggi facoltosi del luogo, creò un pasticcio assurdo con il parroco della chiesa locale, avviando uno scandalo che arrivò sui quotidiani e che fece rimuovere " Don Angelo ", cioè uno dei responsabili della parrocchia, fece da tramite probabilmente con il passaggio di documenti contraffatti alla fuga del nazista SEIFERT in Canada, e non bastasse fu' l' artefice del suicidio della figlia del sindaco locale "Teresa Perico ", che trovando in effusioni il suo fidanzato con una amica della stessa meretrice, si getto' in un torrente per disperazione, annegando.
Poco chiara ed  anomala, è anche la parte Canadese, molto scaltra a rilevare progetti altrui , marchiandoli a torto come propri... (e chi ha seguito la giornalista MILENA GABANELLI, può comprendere meglio che truffe si possono architettare per contraffare l' originalita' made in Italy).
Qui finisce il mio racconto, perché quella fu' l' ultima estate già arrivata, passata in Brianza.
Successivamente  mi spostai con la mia famiglia di nuovo a MILANO  e i disegni rimasti a casa li gettai per disperazione nel patume.
Non frequentai mai gli esami di riparazione e conseguii il Diploma di Geometra a MILANO, in un istituto parificato privato, pagandomi le rette, con il lavoro estivo presso Poste e Telecomunicazioni Italiane.
Voi direste è finito tutto qui ... ?
Macché, negli anni successivi un' altra mia eccellente invenzione, slittera' in modo anomalo in Canada, ma ci sarà ancora prima l' annegamento nel lago di Varese del fratello di un mio caro amico, mentre cercavo per lo stesso, un regalo di compleanno con il marchio della bandiera Europea ,in quel di C.so B.Ayres a MILANO.
IN FEDE , A CHIUNQUE AMI LA VERITÀ
L' INVENTORE DELL' EUROMONETA
Mauro Adalberto Ragni