BREXIT. IL NUOVO EQUILIBRIO TUTTO DA COSTRUIRE.
Redazione, 7 ottobre 2021. Il Regno Unito sta attraversando un periodo pesante, caratterizzato dall` aumento dei prezzi, dall`aumento delle tasse, dalla carenza di carburante, dalla carenza di manodopera.
Non che in ciò che è rimasto dell` area UE ci sia una forte spensieratezza!
I big dell`industria di casa accusano Boris Johnson per la mancanza di un piano economico che dia soluzione alla crisi della catena degli approvvigionamenti.
Secondo Ryan Shorthouse, fondatore e amministratore delegato di Bright Blue, la risposta di Johnson alle richieste incessanti dei managers e dei sindacati, sarebbe priva di `nuova visione politica o di una politica ispiratrice`.
L` aggressione di Shorthouse è pesante.
Egli ha grande visibilità mediatica e le sue parole non cadono nel vuoto, né nel dimenticatoio.
Boris Jhonson, tira dritto e vola leggero sugli attuali stress e sulle tensioni crescenti che ha letto come `effetti collaterali` della ripresa economica in atto, intendendo minimizzare la crisi ed enfatizzando, invece, la crescita come fatto positivo.
Rivolto alle aziende ha affermato che non possono più `usare l`immigrazione come una scusa per non investire nelle persone, nelle competenze e nelle attrezzature, nelle strutture, nei macchinari di cui hanno bisogno per fare il proprio lavoro”.
Questo, durante la conferenza dei conservatori a Manchester.
Il primo ministro può contare sulla sponda di Tony Danker, oltre che dei suoi fedelissimi.
Tony Danker è il direttore generale della CBI , che rappresenta 190.000 imprese del Regno Unito.
Secondo Danker, quella espressa da Johnson è una `visione convincente` basata sulla previsione di salari e competenze elevati.
Ma, perchè questo scenario roseo possa realizzarsi a partire dal contesto economico fragile attuale, il governo deve lavorare a più stretto contatto con le imprese, ha affermato.
C`è un fronte di aperto scontro tra il governo e l`impresa che comunque appare spaccata da visioni opposte.
Secondo alcuni imprenditori, Johnson cerca di scaricare sulle loro spalle la responsabilità del `modello rotto`, impostato su bassi salari e scarsi investimenti.
Modello rotto con Brexit che ha gelato il fenomeno dell`immigrazione, cancellando la disponibilità di lavoratori a basso costo.
Tra questi, i conducenti di mezzi pesanti, divenuti irreperibili tanto da dover coinvolgere unità dell`esercito per l`approvvigionamento dei carburanti.
E` caldo anche il versante fiscale tanto caro ai conservatori.
Il partito che ama definirsi ed essere quello della bassa tassazione, è in subbuglio per l`aumento dei contributi assicurativi, appena introdotto, azione non coerente con la loro natura.
Tom Tugendhat, deputato, teme che l`inflazione si impenni a fronte dell`aumento dei salari auspicato da Jhonson al quale chiede di tenere sotto controllo anche i prezzi.
Per le famiglie a minor reddito l`incidenza del costo energetico è molto alto e l`aumento dei prezzi potrebbe portare, per questi, il livello dell`inflazione al 10-15%.
Per poter aumentare salari e competenze è indispensabile che la produzione viaggi con la stessa accelerazione, sostenuta da nuovi e adeguati investimenti che chiamano in causa il governo.
Altrimenti, sarebbe inflazione troppo alta, con effetti di crisi sociali legate all`insostenibilità economica.