JERZU. QUANDO E' IL SINDACO A CHIEDERE L'IMPIANTO EOLICO DI TAGLIA INDUSTRIALE...

Giannina Puddu, 6 febbraio 2025.
Jerzu è il paese, in Ogliastra, in cui ero nata, nel lontano anno 1958.
Tutto il territorio ogliastrino è un gioiello naturale verde nel quale la maestria della natura ha incastonato i preziosi Tacchi sfumati di rosso.
Mi ero illusa, fin qui, che Jerzu si fosse salvato dalla violenza speculativa della falsa "Transizione Energetica" ma, purtroppo, ho dovuto prendere atto di una situazione diversa e, per certi versi, surreale.
Mentre decine di sindaci sardi combattono contro l'invasione, nei loro territori, degli impianti eolici e fotovoltaici di taglia industriale, il sindaco di Jerzu ha agito per farli arrivare...
Il 20 gennaio del 2021, il sindaco Carlo Lai, aveva annunciato la presentazione, da parte di Saredeolica S.r.l. al Ministero dell’Ambiente, la realizzazione di un parco eolico nel territorio di Jerzu.
Aveva aggiunto che «La soddisfazione è immensa perché l’amministrazione, qualche settimana dopo il suo insediamento, ha da subito avviato “delle interlocuzioni” al fine di coinvolgere, in quella che abbiamo ritenuto da subito potesse essere una straordinaria opportunità per Jerzu, una realtà solida come la Società Sardeolica S.r.l. (appartenente al Gruppo SARAS) e titolare di una delle principali realtà di produzione energetica da fonte rinnovabile operanti in Italia».
Questo nuovo impianto jerzese dovrebbe unirsi in continuità con quello già esistente ed insistente sui territori dei comuni di Ulassai e Perdasdefogu.
Un parco eolico con 10 aerogeneratori “Vestas V162” da 6 Megawatt l’uno (60 Megawatt totali), un “diametro pale” di 162 metri, un’altezza al mozzo di 125 metri e capace diprodurre energia elettrica per 141.000 abitanti, mentre Jerzu ne conta 3003 (a fine 2023) contro i 3300 del 2003!
Jerzu ha perso circa il 10% dei suoi abitanti in soli 20 anni!
Nel maggio 2023, Carlo Lai, candidato della lista “Jerzu futura”, unico candidato, era stato confermato sindaco del comune di Jerzu.
Un sindaco dura in carica 5 anni e, dunque, Carlo Lai è sindaco di Jerzu dal 2018 quando Jerzu contava 3156 persone.
Bilancio, decisamente negativo, un comune ben governato attrae nuovi residenti e non perde quelli che ha già...
Prevedo che, se l'installazione del nuovo "parco eolico" in terra jerzese dovesse compiersi, il comune perderebbe ulteriori residenti e con impatto esponenziale rispetto al periodo di gestione amministrativa precedente.
Le ragioni della "soddisfazione immensa" di Carlo Lai e della sua amministrazione sono un vero mistero.
Avrebbe e avrebbero dovuto imparare dai vicini di Ulassai e Perdasdefogu che l'installazione di un impianto eolico è ragione di devastazione ambientale e di scarsissimo ritorno sociale, in proporzione.
Che l'orribile e inguardabile impianto eolico che svetta, con la sua starodinaria bruttura, sui Tacchi ogliastrini da Tacchixeddu a Monte Arbu, da Punta Casteddu a Bruncu Ogliastu sia stato ragione di scarsissimo ritorno sociale lo dimostrano i numeri.
Nel 2003, Ulassai aveva 1600 abitanti e nel 2023 è crollato a 1371.
Perdasdefogu, nel 2003 aveva 2316 abitanti e a fine 2023 è crollato a 1724!
Nel 2020, quando la stessa Sardaeolica (Gruppo Saras) era tornata all'assalto dei Tacchi ogliastrini per un progetto di Ampliamento del Parco eolico già esistente, l'Unione Sarda aveva scritto che Il risultato è scritto a chiare lettere: 6 sono stati assunti come manutentori da Sardaeolica e 2 in altre società del gruppo Saras. Un po' pochini se si pensa ai guadagni milionari dell'operazione.
Certo, "un pò pochini" anche perchè si possano comprendere le "straordinarie opportunità" delle quali Jerzu potrebbe godere secondo la narrazione del suo sindaco...
Immagino che Carlo Lai abbia avuto precedenti "interlocuzioni" con i suoi colleghi sindaci di Ulassai e Perdasdefogu e che, tramite questi, abbia attivato il suo canale di dialogo con Sardaeolica che ha portato al drammatico epilogo attuale.
Se Jerzu ospiterà un impianto eolico, la cittadinanza locale non avrà nessuna sostanziale opportunità, caleranno solo briciole come da una tavolata per le galline che razzolano intorno.
Per contro e questo è invece certo, la parte del territorio jerzese interessata all'intallazione di questo orribile impianto, sarà oggetto di profonda e duratura devastazione ambientale a cui si sommeranno effetti negativi per la salute animale e umana e su un raggio di chilometri.
Questa nuova generazione di Sindaci ogliastrini, ammessa la buona fede ed esclusa ogni grave ipotesi di ritorno personale della quale, nel caso, dovrebbe occuparsi la Magistratura, avrebbe e tutt'ora ha la vera opportunità che sta nell'agire in un contesto naturale benedetto da Dio con diffusa ed impareggiabile bellezza.
A partire da questa bellezza e dalla sua valorizzazione anche economica, si dovrebbe programmare lo sviluppo del territorio e non il suo sventramento e avvelenamento con impianti eolici e/o fotovoltaici di taglia industriale.
Per fare questo serve molta voglia di lavorare, sono indispensabili le competenze, le conoscenze e la volontà politica.
Da sempre, agli jerzesi, sono riconosciuti una grande operosità, un buon livello culturale ed un buon quoziente intellettivo.
Un bagaglio genetico che non dovrebbe essersi perso e che potrebbe tornare in campo...
Per il nuovo Presidente degli USA, le pale eoliche sono "spazzatura" e, per motivi vari, sono veramente spazzatura e Trump ha già attivato un sistema di blocco definitivo di questi impianti in America.
Carlo Lai ne sa più del Presidente Trump???
Agli ignari jerzesi serve leggere qualche passaggio del testo trasmesso dal Gruppo Spontaneo "Difendiamo Villacidro", il 18 gennaio 2025, al Sindaco Federico Sollai nella sua qualità di Autorità Sanitaria Locale per Inquinamento chimico, acustico ed elettromagnetico prodotto da impianti di produzione energia da FER con particolare riferimento agli impianti eolici.
Per esempio, hanno scritto i cittadini di Villacidro:
Tali strutture sono in buona parte costituite da fibra di vetro e resina, con ampia presenza di Bisfenolo A (detto anche BPA), un materiale che il registro delle sostanze chimiche della UE considera pericoloso da diverso tempo.
E la ricerca ha scoperto che le pale eoliche, sottoposte alle difficili condizioni ambientali, specialmente se posizionate in mare o a basse temperature, rilasciano microplastiche, in particelle o filamenti, che contengono appunto BisfenoloA, che è stato accertato provoca danni genetici per diverse generazioni, soprattutto perquanto riguarda la capacità riproduttiva.
Per chi volesse leggere tutto il testo: