Ivass, varato il nuovo riassetto che oggi entra in vigore. Ecco i dettagli
Il Consiglio dell’IVASS ha deliberato in via definitiva, nella seduta del 5 giugno, il piano di riassetto organizzativo e il nuovo organigramma dell’Istituto, così come delineato nella riunione del Consiglio del 24 aprile scorso secondo la tempistica di legge.
Nella medesima seduta il Consiglio ha stabilito la ripartizione delle funzioni tra i vari dirigenti, a seguito di uno screening accurato delle competenze e delle aspirazioni del personale. Il nuovo assetto entrerà in vigore il prossimo 10 giugno. Il riassetto è frutto di un gruppo di lavoro interno di cui hanno fatto parte esponenti dell’IVASS e della Banca d’Italia al fine di trarre vantaggio anche dalla esperienza maturata nella Banca. Esso ha recepito altresì le osservazioni ricevute dal Fondo Monetario Internazionale nella visita ispettiva dello scorso gennaio. La nuova organizzazione dell’Istituto risponde a criteri di maggiore efficacia nell’azione ispettiva, maggiore focus sull’attività propria di ciascun Servizio, istituzione di nuove funzioni, ritenute necessarie, ricerca della massima efficienza possibile in un’ottica di contenimento dei costi. Tra le principali innovazioni vi sono:
- la creazione di un Servizio Ispettorato, fulcro dell’attività di vigilanza futura anche grazie a una maggiore incisività dell’azione ispettiva;
- l’assegnazione della vigilanza cartolare ad un unico Servizio di Vigilanza Prudenziale, che si concentra sull’attività off-site. Il superamento della precedente impostazione su due Servizi consentirà di conseguire maggiore efficienza e di superare ogni possibile asimmetria di comportamento;
- l’ampliamento dei compiti del Servizio Tutela del Consumatore, che si occuperà anche dell’attività di vigilanza sulle imprese che operano in Libera Prestazione di Servizi o in Stabilimento e dell’analisi dei prodotti e delle relative pratiche di vendita. Viene mantenuta, consolidandola, la funzione di assistenza ai consumatori svolta dal Contact Center;
- l’istituzione/introduzione di funzioni attualmente non svolte o svolte in modo decentrato, quali ad esempio le competenze in materia di normativa di vigilanza, analisi macro-prudenziale (incluso il monitoraggio sulla stabilità finanziaria del settore) e analisi d’impatto regolamentare, attività queste che vengono attribuite al Servizio Normativa e Politiche di vigilanza;
- l’istituzione di un Servizio Studi e Gestione Dati con l’intento, tra l’altro, di massimizzare l’utilizzo delle banche dati già disponibili e di quelle che si andranno a creare.