Italiani disoccupati cronici

Chi non lavora, cantava il buon Celentano, non fa l`amore. Viene quindi da pensare che noi italiani si debba quanto prima abbandonare lo stereotipo di grandi amatori, dato che appare quanto mai desolante un`analisi recente di marca europea. Con buonapace degli ormoni.

L`Italia e` tra i paesi della Ue che brillano nella disoccupazione cronica. E` quanto emerge dal rapporto ``Sviluppi nel lavoro e nel sociale`` redatto dalla Commissione Ue.

I disoccupati di lunga durata, quelli che hanno perso il lavoro da almeno un anno, sono un fenomeno di alcuni paesi europei quali quelli Baltici, poi l`Italia, la Bulgaria, l`Irlanda e la Slovacchia.

Nel 2011, i disoccupati di lunga durata rappresentavano, in Italia, oltre il 50% della totalita` delle persone in cerca di lavoro, nella Ue la media e` del 43%. Ma nel Belpaese, in Bulgaria e Slovacchia i disoccupati di lunga durata erano gia` ben superiori alla media Ue fin da prima dello scoppio della crisi economica, ``segnalando la presenza di un problema strutturale``. Per l`Irlanda ed i Paesi Baltici, in precedenza sotto la media Ue, si tratta invece, secondo Bruxelles, di un peggioramento congiunturale legato alla severita` della recessione.

La disoccupazione di lunga durata non coperta da forme di protezione sociale ha effetti anche paradossali sulle modalita` di calcolo del numero dei senza lavoro.

In Italia, dove non esiste sussidio di disocupazione di lunga durata, i disoccupati ``cronici`` hanno poco da perdere a dichiararsi inattivi, quindi non computabili tra i senza lavoro, piuttosto che a dichiararsi disoccupati. Di conseguenza il numero dei disoccupati cronici potrebbe essere di gran lunga superiore a quello statisticamente rilevabile.

Su questo punto gia` lo scorso ottobre un rapporto della Bce aveva sottolineato la disoccupazione in Italia fosse sottistimata. Nel 2010, quando nel Belpaese il tasso di disoccupazione ufficiale viaggiava all`8,4% (ora e` all`11,1%), l`Eurotower aveva calcolato che, includendovi anche gli inattivi, si sarebbe saliti gia` all`12,5%.

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