Milano, 22 novembre 2021. Di Fabrizio Brasili. Esperto di Scenari e Mercati finanziari.
Nuvole sempre piu' nere sui super "tirati " mercati azionari USA ed Europei.
Timori circa l'espandersi nuovamente della pandemia in Europa, stanno causando forti perdite sui titoli bancari, energetici e delle compagnie aeree.
Anche l'isolata tenuta dell'Italia, circa l'espandersi della quarta ondata del virus, dovuta all' ottima percentuale di vaccinati , oltre che il fattore clima e regole meglio applicate dai cittadini, non potrà essere mantenuta a lungo sopratutto nelle regioni di confine terrestre e marino.
Sul finire della settimana il nostro future Dicembre, quello più attendibile, per via dell' essere già depurato dagli ultimi stacchi cedolari di Dicembre, e' subito pervenuto sull' area supportale di breve termine di 27200, ed anzi rompendola nelle ultime battute di Venerdì.
Potremo quindi aspettarci ad inizio di settimana, come minimo, un proseguimento fino alla successiva area di 26800/900, vecchia resistenza.
Sotto osservazione e veri drivers , in primis il "Re Dollaro", sempre più forte, contro euro, ed anche il più scambiato e " tirato" SP500, che potrebbero , continuando la loro corsa verso il rafforzamento il primo ed indebolimento il secondo, affossare nel medio termine anche i listini azionari USA ed Europei.
Anche l' Italia, prima della classe, ora una premessa doverosa.
Il petrolio WTI e Brent hanno chiuso la settimana poco sopra i 75 dollari e 78 dollari , rispettivamente, perdendo poco più del 3,50 %.
Dopo aver superato di slancio gli 80 ed 82 dollari ,rispettivamente e barriera psicologica molto dura da superarere.
Forti prese di profitto dopo la lunga cavalcata fino a 85 e 87, sempre rispettivamente.
Massimi degli ultimi 12 mesi, provenendo dai 44 dollari dello stesso periodo.
Detto questo ENI non poteva rimanere insensibile a questo forte storno del petrolio ed e' passata da poco sotto i 13 euro a poco sopra i 12.Si potrebbe di nuovo anche riportare , come minimo sui supporti, vecchie resistenze, di 11,80/90, seguendo un ulteriore idebolimento del petrolio a causa però del rafforzamento del dollaro.
Attendere quindi per lo meno il raggiungimento di Eni di questi livelli, per i primi piccoli acquisti, per accumulo e trading, ma solo accompagnati da coperture con opzioni, come i nostri lettori abbonati ben sanno.
Per Saipem , altro petrolifero del nostro listino principale, invece, sempre out, sopratutto dopo aver rotto non solo l' area psicologica di 2 euro ed aver "ballato" a lungo fra 2,05 e 2,10.
Ma anche dopo aver rotto i successivi supporti di medio lungo termine di 1,90/92.Potremo anche vederla sotto gli 1,80.Il nostro continuo suggerimento a chi ci segue ogni giorno, di uscire e star fuori da questo titolo, non solo in accostamento ad ENI , dato da più di un anno, mentre quest' ultimo continua a premiarli.