Istat, ecco i nuovi indicatori per la misura del benessere della società

  Benessere, una parola che di questi tempi appartiene a pochi individui, anche all`interno dell`isola felice dei paesi sviluppati. Ebbene Arrivano, campanilisticamente parlando ecco 12 nuovi indicatori per misurare il benessere della società italiana. Dall`ambiente alla salute, al benessere economico, all`istruzione, al lavoro, alle relazioni sociali, alla sicurezza, fino alla ricerca e alla qualità dei servizi, sono i temi individuati da Cnel e Istat per approdare così a misurare lo stato del progresso del nostro Paese utilizzando nuovi parametri oltre il Pil. Parametri che non saranno quindi più solo monetari. Le nuove misure del benessere sono state presentate oggi a Roma, nella sede del Cnel, dal presidente Antonio Marzano e dal presidente dell`Istat, Enrico Giovannini. Entro maggio prossimo, i 12 ambiti presentati questa mattina, hanno riferito Marzano e Giovannini, saranno tradotti in una serie di domini definitivi attraverso i quali sarà misurato lo stato di benessere degli italiani. Ed entro ottobre 2012, in tempo per il Forum dell`Ocse in India, i nuovi indicatori saranno anche operativi. Le 12 dimensioni del benessere sono il risultato di un intenso lavoro realizzato da un Comitato di indirizzo, composto da imprenditori, parti sociali, ambientalisti e terzo settore, incaricato di sviluppare una definizione condivisa del progresso e del benessere della società italiana. Ma non solo. I 12 ambiti sono stati sottoposti anche al vaglio di 45 mila cittadini di oltre 14 anni e, da oggi, è possibile a tutti esprimere la propria opinione via web sull`utilità di misurare il benessere e sulla scelta delle dimensioni che lo determinano, collegandosi al nuovo sito www.misuredelbenessere.it. «Entro fine 2012 presenteremo una relazione in Parlamento. Il reddito di un Paese è importante ma non è tutto. Altri indicatori misurano lo stato di benessere di un Paese e la politica dovrà tenerne conto» hanno affermato Marzano e Giovannini.   Nel dettaglio, i 12 ambiti (domini) di maggior rilievo per misurare il benessere della società italiana individuati da Cnel e Istat sono: Ambiente, Salute, Benessere economico, Istruzione e formazione, Lavoro e conciliazione dei tempi di vita, Relazioni sociali, Sicurezza, Benessere soggettivo, Paesaggio e patrimonio culturale, Ricerca e innovazione, Qualità dei servizi, Politica e istituzioni. L`obiettivo del Comitato, dunque, è stato quello di sviluppare un approccio multidimensionale del «benessere equo e sostenibile» (Bes), integrando l`indicatore dell`attività economica, il Pil, con questi altri indicatori, compresi quelli relativi alle diseguaglianze, non solo di reddito, e alla sostenibilità economica, sociale e ambientale. L`iniziativa Cnel-Istat, hanno sottolineato Marzano e Giovannini, pone l`Italia nel gruppo dei paesi, quali Francia, Germania, Regno Unito, Stati Uniti, Australia, Irlanda, Messico, Svizzera, Olanda, che hanno recentemente deciso di misurare il benessere e la qualità della vita della società. In questo contesto, l`Italia si dimostra però all`avanguardia dato che alla selezione degli indicatori hanno partecipato direttamente rappresentanti delle parti sociali e della società civile. Questo approccio, suggerito dall`Ocse e dalla «Commissione Stiglitz» costituita dal presidente francese Nicholas Sarkozy, darà al paese un insieme di elementi per valutare in modo più completo l`evoluzione dei principali fenomeni economici, sociali ed ambientali. «La scelta di questi indicatori -ha detto Marzano- è importante, la politica ne terrà conto». «Le prime sette dimensione individuate -ha spiegato Giovannini- sono corrispondenti a quelle sancite dalla Commissione Stiglitz e dall`Ocse, quindi si tratta di dimensioni molto concrete». «È -ha aggiunto Giovannini- un risultato unico, nessun Paese che sta procedendo in questa direzione ha prodotto un risultato di questo peso».   

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