Istat, boom di discount e calo record nei consumi
Gli italiani sempre più colpiti dalla crisi, cercano di tagliare ovunque pur di arrivare alla fatidica “quarta settimana” con ancora qualche soldo sul conto corrente.
A certificare il calo record dei consumi è l’Istat, si tratta del calo peggiore dal 1997, nel 2012 la spesa media mensile per famiglia è pari, in valori correnti, a 2419 euro, ossia registra un meno 2,8% rispetto all’anno precedente e tenuto conto dell’errore campionario e della dinamica inflazionistica, scende anche in termini reali. Circa la metà delle famiglie italiane spende una cifra inferiore a 2078 euro mensili.
La spesa alimentare è quella che ha subito meno scosse, in quanto le famiglie sono diventate abili nel fronteggiare l’aumento dei prezzi e nel cercare strategie per arrivare alla fine del mese, crescono le percentuali di chi ha dovuto ridurre la qualità o la quantità dei beni alimentari e di chi ha pensato di rivolgersi all’hard discount, dal 10,5 del 2011 al 12,3% del 2012.
Le spese maggiormente colpite dalla crisi risultano essere quelle inerenti abbigliamento e calzature, tempo libero e cultura e servizi per la casa.
Solo le spese per la pratica sportiva e per gli abbonamenti a televisione, radio e internet non mostrano diminuzione nei livelli di spesa. In lieve calo le percentuali di spesa destinate alla cura della salute (dal 3,7% al 3,6%).
A detta del Codacons gli italiani devono tagliare anche sulla qualità del cibo o sulla qualità per le troppe spese obbligate che, aggiungiamo, pesano moltissimo sul budget della famiglia e lasciano poco spazio ai consumi. Confcommercio dopo aver visionato i dati non ha dubbi, l’Istat sta confermando «la crescita del disagio sociale». E Confesercenti avverte: nel 2013 potrebbe verificarsi addirittura un ulteriore crollo dei consumi da 17 miliardi. La Coldiretti stima, invece, una caduta della spesa a tavola del 3,4% quest’anno.