IRLANDA, NORVEGIA E SPAGNA RICONOSCONO LO STATO PALESTINESE. LA RABBIA DI ISRAELE

Redazione, 22 maggio 2024.

Una parte di Gerusalemme Est, la Cisgiordania e la Striscia di Gaza, insieme, saranno riconosciute dall'Irlanda, dalla Norvegia e dalla Spagna come Stato palestinese, il 28 maggio.

E' un forte messaggio di politica estera che ha già scatenato la rabbia di Israele che ha richiamato a casa, da queste 3 nazioni, i suoi ambasciatori.

Anche il presidente Biden, pare, non aver gradito l'iniziativa che critica asserendo che “uno Stato palestinese dovrebbe essere realizzato attraverso negoziati diretti tra le parti, non attraverso il riconoscimento unilaterale”.

Certo, sarebbe stata la migliore soluzione, ma Israele non ci sta.

E, dunque?

Intanto, la decisione dei tre è stata accolta con favore da Hamas e dalle autorità palestinesi.

Mentre, il ministro degli Esteri Israel Katz, ha pubblicato un post che dice: "La decisione di oggi invia un messaggio ai palestinesi e al mondo: il terrorismo paga".

Tiepida (o contraria...) anche la Francia che, attraverso il ministro degli Esteri, Stéphane Séjourné ha dichiarato a AFP che, per Parigi il momento non è adatto a questo passo.

Ha detto: “La nostra posizione è chiara: il riconoscimento di uno Stato palestinese non è un tabù”... La Francia non ritiene che finora ci siano le condizioni perché questa decisione abbia un impatto reale in questo processo”.

Dalla Germania, un portavoce del Ministero degli Esteri ha confermato il favore di Berlino per una soluzione "del conflitto" a due stati, chiarendo che "Uno Stato palestinese indipendente rimane un obiettivo fermo della politica estera tedesca".

L'Italia ricalca la posizione americana con il Ministro degli Esteri Tajani che ha detto, con parole sue, che l'Italia è favorevole, ma è lo Stato palestinese che deve riconoscere Israele ed è Israele che deve riconoscere lo Stato palestinese.

Aggiungendo un'osservazione ingerente per cui lo stato palestinese non dovrebbe essere guidato da Hamas, come se, al riguardo, i palestinesi non avessero voce in capitolo e la scelta del loro governo fosse di mano esterna. 

Eppure, Tajani dovrebbe sapere che, invece, secondo i sondaggi palestinesi, l’89% dei palestinesi è favorevole alla creazione di un governo che includa o sia guidato da  Hamas.

E l’ 8,5% circa è a favore di un’autorità controllata esclusivamente dalla fazione Fatah al potere, guidata dal capo dell’Autorità Palestinese Mahmoud Abbas.

Come riportato da Adnkronos, chiara e forte la posizione della Norvegia che ha ribadito  di aver sostenuto con forza i diritti del popolo palestinese nel corso degli ultimi anni e ha votato a favore di questi diritti nelle sedi internazionali.... questa prima decisione costituisce il culmine di queste posizioni ed è conforme ai principi del diritto internazionale che riconoscono il diritto dei popoli a liberarsi dal colonialismo e dall'oppressione e a vivere nella libertà, nella giustizia e nell'indipendenza".

Oltre le chiacchere che, ormai stanno a zero, l'iniziativa di Irlanda, Norvegia e Spagna avrà un effetto decisivo su quanto accade a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme.

I tre governi hanno lanciato un messaggio inequivocabile al governo israeliano: non occupate terre che non vi appartengono.

I progetti di nuove ville di lusso sulle spiagge di Gaza potranno essere stracciati, così come quelli di sfruttamento dei giacimenti fossili al largo della Striscia...

E' probabile che altri stati si aggiungano...

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