Investimenti, diversificare con i corporate bonds
Una ricerca condotta da UBP Asset Management - parte di Union Bancaire Privée, una delle principali banche private svizzere, con 76 miliardi di CHF di asset gestiti - evidenzia l’opportunità di aumentare l’allocazione in bond investment grade dei mercati emergenti, a scapito delle diverse alternative offerte da quelli dei mercati sviluppati, data la loro capacità di migliorare il profilo di rischio-rendimento dei portafogli di investimento.
La ricerca, basata sul confronto approfondito tra i corporate bonds dei mercati emergenti ed altre classi di investimento, mette in luce in particolare i benefici offerti dalle obbligazioni societarie dei paesi emergenti come strumenti di diversificazione. L`analisi dei coefficienti di correlazione relativi negli ultimi dieci anni mostra bassi livelli di correlazione dei rendimenti rispetto a quelli di altre asset class.
Dai risultati della ricerca condotta da UBP emerge inoltre che:
- Il credito investment grade dei mercati emergenti offre un significativo yield pick up (differenziale di rendimento) rispetto al credito investment grade dei mercati sviluppati. Questo dato può essere il risultato della combinazione tra rischio sovrano percepito ed un più basso livello di liquidità associata alle obbligazioni dei paesi emergenti.
- La percezione di un maggiore rischio legato al credito dei mercati emergenti rispetto a quello dei mercati sviluppati è di fatto infondata. L`analisi dei tassi di default del credito investment grade a partire dal 2005 mostra che i tassi di default per i mercati emergenti sono stati bassi e a livello di quelli di Stati Uniti ed Europa.
- I rating del credito relativi ai corporate bonds dei mercati emergenti si dimostrano non soltanto stabili quanto i corrispettivi nei paesi sviluppati, ma, di fatto, come illustrato nello studio dei tassi di transizione dei corporate bonds relativa al periodo 1981-2011, hanno una maggiore tendenza a migliorare il proprio rating di credito rispetto ai corporate bonds dei mercati sviluppati.
Commentando i risultati della ricerca condotta da UBP, Zsolt Papp, Emerging Markets Fixed Income Product Specialist di UBP, ha detto:
“Una delle conseguenze più significative della crisi finanziaria globale è che gli investitori sono stati obbligati a riconsiderare la propria visione delle singole asset class. I tradizionali ‘porti sicuri’ sono ora in discussione come mai prima d`ora, in particolare alla luce delle sfide che affrontano i mercati del debito sovrano e ciò si è tradotto nella ricerca di nuove fonti di stabili rendimenti da parte degli investitori.
Come si evince dal nostro studio, questo contesto crea un ruolo significativo per i corporate bonds investment grade dei mercati emergenti all’interno della allocazione patrimoniale; essi non solo rappresentano una fonte di reddito affidabile, ma l`ampio spettro di regioni e settori coperti dalle classi di investimento segnala i bond dei Paesi emergenti anche come un efficace strumento di diversificazione, capace di offrire un significativo contributo al miglioramento del del profilo di rischio-rendimento di un portafoglio.”