Intesa Sanpaolo: il futuro in tre mosse

Il mondo è decisamente cambiato dai tempi dell’aumento di capitale sottoscritto nella primavera dello scorso anno. L’Italia è entrata ufficialmente in recessione e il differenziale di rendimento tra Titoli di Stato italiani e tedeschi ha raggiunto livelli impensabili, quindi un Istituto di credito orientato al retail come Intesa non può certo restare con le mani in mano.

Il compito primario di Tomaso Cucchiani per i prossimi mesi sarà quindi quello di trovare un modo per adattare gestione, strategie e obiettivi agli scenari attuali, cercando allo stesso tempo di mantenere il più possibile unita la squadra di suoi collaboratori.
Questi propositi si dovrebbero concretizzare pertanto in una gestione il più possibile oculata, focalizzata alla riduzione dei costi e all’aumento della performance, all’allocazione dei capitali e all’efficienza della banca ma soprattutto ai clienti, senza ‘sprecare’ troppo tempo pensando a nuove acquisizioni o ad altri interventi strategici.
L’esperienza internazionale di Cucchiani dovrebbe inoltre portare giovamento a Intesa, che potrebbe trarre ulteriore giovamento dall’apertura verso altri mercati.
Per quanto riguarda il breve termine invece, Intesa dovrà decidere se svalutare o meno gli avviamenti (in passato ha proceduto alle aggregazioni col “carta contro carta”) e definire la questione della remunerazione degli azionisti, argomento su cui Passera aveva già dato garanzie certe.
 
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