Intervista con Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di iShares `Ecco i paesi sui quali puntare`

Partiamo con uno scenario macro Qual è la sua valutazione, in termini di opportunità di investimento, delle tre macro aree Nord America, Europa area Euro e Asia? Come giudica il piano dell’ultimo G20 per combattere gli effetti delle crisi finanziaria globale? Sono sufficienti i vari “aggiustamenti di bilancio” a risolvere le difficoltà del sistema finanziario mondiale oppure sarebbero state opportune altre scelte? Se sì, quali a suo avviso?   Le manovre varate dall’Eurozona e dal G-20 sono state a malapena sufficienti per arginare il contagio della zona euro. Allo stesso tempo, gli Stati Uniti hanno fatto poco o nessun progresso per affrontare i problemi di bilancio di lungo termine. Il meglio che si può dire è che le economie più grandi hanno fatto quanto basta per prendere tempo e prevenire l’imminente collasso. Se si possa o meno continuare o meno a seguire questo approccio nel 2012 dipenderà dai necessari cambiamenti strutturali di lungo termine che i Paesi europei cominceranno a implementare.   In questo contesto, vediamo le migliori opportunità di investimento nei mercati emergenti - in particolare in America Latina - e nella nicchia non-euro e non dollaro dei mercati sviluppati. Cinque esempi di questi paesi sono Canada, Australia, Svizzera, Singapore e Hong Kong, un gruppo geografico  che noi definiamo con l’acronimo CASSH. Questi Paesi che sono trascurati, ma si tratta di economie sviluppate molto stabili e con meno “zavorre”.   Sul piano delle opportunità di investimento c’è chi giudica i tassi di rendimento del bond sovrani dei PIIGS, al di là dei timori di possibili default, come un’opportunità irripetibile. Qual è il suo parere sulla questione spread?   Siamo convinti che, mentre l`acquisto da parte della BCE può abbassare gli oneri finanziari nei paesi PIIGS, gli attuali rendimenti obbligazionari riflettano il peggioramento dei parametri fondamentali di questi paesi. Con la possibile eccezione di Irlanda, nessuno dei PIIGS ha fatto sufficienti progressi in grado di giustificare rendimenti dei titoli significativamente più bassi.   Sul fronte delle valute quanta fiducia da all’Euro? A suo avviso è credibile l’ipotesi di un ritorno all’utilizzo di monete locale in alcuni paesi periferici? Se sì, quali sarebbero le conseguenze in termini di opportunità di investimento   Se la zona euro, dove sciogliersi o contrarsi ad un gruppo ristretto di paesi centrali, crediamo che il principale beneficiario sarebbe il dollaro. Il dollaro potrebbe godere di un’avversione al rischio e di un status di rinnovato di “porto sicuro”, indipendentemente dai propri problemi fiscali a lungo termine.   In merito alle commodity, continua la corsa dell’oro. A suo avviso è razionale?   Crediamo che l`oro continuerà a reggere fino a quando le banche centrali mondiali continueranno con determinazione a mantenere una politica di tassi reali negativi. In questo ambiente, le materie prime, e l`oro in particolare, continueranno a ben performare in quanto non vi è alcun costo opportunità - sotto forma di altri redditi potenziali - a mantenerle.     

Intervista con Russ Koesterich, Global Chief Investment Strategist di iShares `Ecco i paesi sui quali puntare`