Inps, dal 2015 pensioni a rischio e meglio iniziare a pensare ad una pensione integrativa

Visti i tempi che corrono e il rischio sempre più probabile di non avere più una pensione dal 2015, per gli italiani la soluzione migliore, per vivere serenamente nella vecchiaia, sarebbe quella di crearsi una pensione integrativa.

Inps, dal 2015 pensioni a rischio e meglio iniziare a pensare ad una pensione integrativa

Già perché lo scenario emerso dagli ultimi bilanci del neonato SuperInps, sono davvero preoccupanti, la minaccia arriva infatti da una lettera dello stesso direttore Mastropasqua, che sostiene che dopo la fusione con l’Inpdap, l’Inps stia vedendo i propri bilanci crollare e che dal 2015 potrebbero non esserci più i soldi per pagare i pensionati italiani.


Ecco perché in un periodo come quello attuale, di crisi economica e pochi spiragli di imminente ripresa, risulta fondamentale pensare a qualche strumento utile per costruire nel tempo un capitale che permetta di vivere con maggiore tranquillità economica dopo l’età lavorativa.
Il mercato finanziario propone molti strumenti, i due attualmente migliori, per gestire in autonomia la previdenza integrativa, sembrano essere gli Zero coupon e i Btpi.
Di cosa si tratta? Il primo è un investimento molto semplice, privo di cedola, che consente al titolare di non dovere effettuare nessuna operazione dopo l’acquisto, basta infatti attendere la scadenza per incassare il controvalore.
I Btpi invece sono titoli di stato indicizzati, che si rivalutano nel tempo, ma gli interessi non vengono automaticamente reinvestiti, ma depositati sul conto corrente del cliente, che deve avere quindi cura nel reinvestirli.
Gli zero coupon si adattano a coloro a cui mancano pochi anni alla pensione, quindi che devono investire capitali per poco tempo, mentre i Bpti, essendo indicizzati al costo della vita, sono maggiormente indicati per investimenti più lunghi.
Entrambi presentano vantaggi e svantaggi, quindi prima di effettuare un investimento di capitali, è bene leggere accuratamente i pro e i contro dei due strumenti, per comprendere quale possa essere più in linea con le proprie esigenze. Per ulteriori informazioni è possibile consultare l’approfondimento.
 
Erica Venditti

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