Inps buco enorme, ma tutelati i pensionati d`oro
L’ultima novità dal mondo dell’ Inps sembra quasi una beffa, se non fosse che a pagarne le spese sono i soliti noti, i pensionati medi italiani.
Già perché la Corte ha bocciato la norma che aveva introdotto per un periodo temporaneo agosto 2011-dicembre 2014, una sovrattassa per le pensioni più alte, sopra i 90mila euro, per cercare di risollevare le sorti dell’Inps a rischio default.
Secondo la Consulta, invece, sarebbe incostituzionale questo contributo di solidarietà richiesto ai pensionati benestanti, in quanto si tratterebbe di una discriminazione a carico dei soli pensionati ricchi, con tutela invece dei lavoratori che percepiscono lo stesso reddito.
Così anziché tassare entrambi, la Consulta mira a tutelare i pensionati d`oro e boccia la norma perché non è ammissibile usare due pesi e due misure.
E beffa delle beffe, non solo non verrà attuato il prelievo richiesto come “sacrificio” ai pensionati ricchi che constava nel 5% sulla parte di assegno Inps che oltrepassava i 90 mila euro e del 10% sulla quota superiore ai 150 mila euro, ma verranno resi addirittura gli importi già versati per il contributo di solidarietà.
Crediamo che il 13,8% dei pensionati italiani che percepisce un assegno minore di 500 euro mensili non possa che essere ulteriormente amareggiato da questa decisione, considerando inoltre che dal 2015 l’Inps potrebbe non avere più denaro a sufficienza per pagare gli assegni previdenziali.