INFLAZIONE GIU'. MA, NON TROPPO...

INFLAZIONE GIU'.  MA, NON TROPPO...

Milano, 16 dicembre 2023. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

Giunti leggermente oltre i massimi, i listini azionari mondiali  paiono essersi presi una, per noi salutare, pausa tecnica, e non solo.
Andando a vedere bene, dopo le forti vendite di metà settimana sui finanziari e bancari in particolare, si è assistito ad una altrettanto forte ripresa degli industriali e ciclici.

Ma anche qui con notevoli difformità temporali, fra per esempio Stati Uniti, Europa ed ....  Italia.
Sempre l'Asia a macchia di leopardo e spesso indecifrabile visto le enormi differenze di questo grande Continente.
E quindi timida ripresa sul fine settimana, dei soliti magnifici... 8 big cap del Nasdaq.
Ma il tutto nasce dalle aspettative, ancora nebulose  dei 3 futuribili tagli dei tassi (od addirittura 6) degli Usa, mentre l' Europa sta seguendo a ruota, con un un'inflazione  che non accenna a scendere sufficientemente ed anche il ciclo di ripresa  pur morbida che sia e che non come in America, e che  spostata comunque di 6 mesi come minimo.
Il macigno del debito pubblico sia degli Usa che di alcuni paesi Europei, fra cui l Italia, fa il resto, con la moneta USA ed Europea che giocano a fare entrambi, la maglia nera.
Quindi alla base di tutto c'è sempre il cross euro dollaro che addirittura ha tentato di rompere giovedì notte l importante barriera psicologica di 1,10.
Quindi, per chi ne ha velocemente approfittato, ottima scelta di accumulare dollari, come da noi spesso indicato ai nostri lettori abbonati, per un acquisto  del 2 Anni Treasury che rendeva venerdì già oltre il 4,5% lordo, con trattenuta fiscale  del 12.50%.
Ma con in più il dollaro rafforzato contro euro sul finire di settimana sotto gli 1,09.
La curva si sta ora, di nuovo, un po' invertendo con delle improvvise sistemazioni di chiusura delle operazioni impostate.
Che indubbiamente sono state un pò troppo violente in settimana ed andavano riposte e chiuse subito, meglio, dopo le aspettative confuse del taglio dei tassi.
Giunti a questo punto ed a maggior ragione, uscire completamente da Stellantis, il nostro titolo favorito ma oltre ogni merito e giunto poco sotto i 22 Euro.
Anche da ENI troppo legato a petrolio wti giunto ben due volte sui forti supporti di 68 Dollari.
Uscire completamente dal settore finanziario con titoli che non seguono un percorso più volte tracciato come Intesa, che va invece mantenuta,  vendendo opzioni Call strike 2; 65/70 scadenza Giugno Settembre.
Questo vale a maggior ragione e sopratutto per altri asset che noi seguiamo e consigliamo come Argento giunto ora sui massimi di oltre 25 dollari in settimana.
Meglio sempre con le opzioni molto liquide, peraltro Ed il dollaro in un ampio range posto con Resistenze a 1,12/1,13 e Supporti a 1,04/1.05.
Anche il vischioso e pericoloso petrolio wti posto fra 92/95 e 68/69, ma solo con assistenza di professional di lungo corso.
Di altro, non ne vediamo la necessità, salvo appoggiare la liquidità a 6 mesi 1 anno con interessi lordi fra il 4 ed il 5%, con trattenuta fiscale del 26%.
Uno su tutti ancora per poco tempo... Mediolanum.