Inflazione e disoccupazione, siamo nella morsa

L`Istat continua a fotografare il ristagno dell`economia con dati in peggioramento per quanto riguarda la disoccupazione e l`inflazione. Il tasso di disoccupazione e` rimasto stabile al 10,7% a luglio rispetto al mese precedente, il livello piu` alto dall`inizio della rilevazione delle serie storiche mensili (gennaio 2004).

Lo ha reso noto l`Istat rilevando che si tratta di un aumento di 2,5 punti percentuali rispetto ad un anno fa. In 12 mesi il numero delle persone alla ricerca di lavoro e` aumentato di 695 mila unita` a quota 2,76 milioni con un incremento del 33,6% rispetto a luglio 2011. Il numero degli occupati e` pari a 23,025 milioni, invariato sia nel confronto con il mese precedente sia in termini tendenziali come invariato e` il tasso di occupazione, pari al 57,1%. Gli inattivi tra 15 e 64 anni diminuiscono dello 0,2% rispetto al mese precedente. Il tasso di inattivita` e` pari al 36%, in calo di 0,1 punti percentuali rispetto a giugno. Nel mese l`occupazione maschile segna una variazione negativa sia in termini congiunturali (-0,1%) sia su base annua (-1,3%). L`occupazione femminile aumenta rispetto a giugno dello 0,2% e dell`1,9% nei dodici mesi. Nel secondo trimestre del 2012, prosegue l`Istat, il numero dei disoccupati segna ``un ulteriore forte aumento`` su base tendenziale (+38,9%, pari a 758.000 unita`), portandosi a 2.705.000 unita`. Circa la meta` dell`aumento della disoccupazione e` alimentato dalle persone con almeno 35 anni. Il tasso di disoccupazione del trimestre e` pari al 10,5%, in crescita di 2,7 punti percentuali rispetto a un anno prima segnando il livello piu` alto dallo stesso trimestre del 1999.

GIOVANI A TERRA - Riprende a salire la disoccupazione giovanile. A luglio, rileva l`Istat, il tasso di disoccupazione delle persone tra i 15 e i 24 anni e` salito al 35,3%, in aumento di 1,3 punti percentuali rispetto a giugno e di 7,4 punti nei dodici mesi. Tra i 15-24enni le persone in cerca di lavoro sono 618 mila e rappresentano il 10,2% della popolazione in questa fascia d`eta`. Nel secondo trimestre del 2012 il tasso di disoccupazione dei 15-24enni sale dal 27,4% del secondo trimestre 2011 al 33,9%, con un picco del 48% per le giovani donne del Mezzogiorno.

DISOCCUPAZIONE EUROZONA - La disoccupazione nell`area euro e` rimasta stabile a luglio all`11,3% rispetto al dato rivisto di giugno (da 11,2%). Lo ha reso noto Eurostat. Il dato e` uscito in linea con le previsioni degli analisti. Il numero dei disoccupati si e` attestato a circa 18 milioni, due milioni in piu` rispetto allo stesso mese di un anno fa. In Germania la disoccupazione e` rimasta invariata al 5,5%, in Francia e` aumentata di 0,1 punti al 10,3% mentre in Spagna e` stato toccato un nuovo record al 25,1%, 0,2 punti in piu` rispetto a giugno e 3,4 punti in piu` rispetto allo stesso mese di un anno fa. Drammatico il dato sui giovani spagnoli in cerca di lavoro, pari al 52,9%.

INFLAZIONE ANCORA IN SALITA - Sale dello 0,4% l`inflazione in Italia nel mese di agosto rispetto al mese precedente e del 3,2% nei confronti di agosto 2011 (il tendenziale era al 3,1% a luglio). Queste le stime preliminari dell`Istat, secondo cui l`inflazione acquisita per il 2012 e` salita al 3%. L`inflazione di fondo, calcolata al netto dei beni energetici e degli alimentari freschi, scende al 2,1% (dal 2,2% di luglio). Al netto dei soli beni energetici, il tasso di crescita tendenziale dell`indice dei prezzi al consumo si porta al 2,2% (+2,3% nel mese precedente). Rispetto a un anno fa, il tasso di crescita dei prezzi dei beni sale al 3,9%, dal 3,8% del mese precedente, e quello dei prezzi dei servizi si porta al 2,3% (era +2,0% a luglio). Di conseguenza, il differenziale inflazionistico tra beni e servizi si riduce di due decimi di punto rispetto al mese di luglio. Ad agosto, il principale effetto di sostegno alla dinamica dell`indice generale deriva dal comparto energetico, con un forte aumento congiunturale (+3,3%) dei prezzi dei Beni energetici non regolamentati, spiegato dal rialzo dei prezzi dei carburanti. Un ulteriore impatto significativo si deve all`aumento su base mensile dei prezzi dei Servizi relativi ai trasporti (+3,1%), in larga parte dovuto a fattori di natura stagionale. I prezzi dei prodotti acquistati con maggiore frequenza dai consumatori aumentano su base mensile dello 0,4% e il tasso di crescita su base annua sale al 4,3% (+4,0% a luglio). Sulla base delle stime preliminari, l`indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) aumenta dello 0,2% su base mensile e del 3,5% su base annua, con una decelerazione di un decimo di punto percentuale rispetto a luglio 2012 (+3,6%). Quanto all`intera Eurozona, l`inflazione ad agosto sale al 2,6%. Lo rileva l`Eurostat, secondo cui a luglio il dato era salito del 2,4%, dato comunque inferiore alle stime degli analisi che si aspettavano un tendenziale al 2,5%.

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