Industria: sempre più gravi le condizioni della nostra economia
Si aggravano, di giorno in giorno, le precarie condizioni dell’economia italiana. Dopo la caduta dei consumi e del potere di acquisto delle famiglie, che segnaliamo instancabilmente da anni, oggi si registra una nuova flessione sul versante della produzione industriale. Su base annua la contrazione è del -3,8%.
“Un andamento più che prevedibile, anzi, quasi inevitabile.” – affermano Rosario Trefiletti ed Elio Lannutti, Presidenti di Federconsumatori ed Adusbef.
Basta accennare alcuni dati per comprendere quanto la situazione sia grave ed allarmante: caduta dei consumi di oltre il -6,9% nel biennio 2012-2013 (pari ad una diminuzione della spesa di oltre 49 miliardi di Euro), contrazione del potere di acquisto delle famiglie di oltre il -14,1% dal 2008 ad oggi, caduta del PIL del -8,1% dal 2008, pressione fiscale che ha raggiunto il 52%, tasso di disoccupazione all’11,6% (addirittura 37,8% quello relativo alla disoccupazione giovanile).
Di fronte ad un quadro simile bisogna agire con la massima urgenza: in assenza di una seria azione di contrasto, infatti, tutti questi fattori condurranno il Paese alla rovina.
Le mosse da mettere in campo subito, senza ulteriori esitazioni, sono fondamentalmente tre:
- Predisporre un piano di rilancio economico, in grado di far ripartire gli investimenti per lo sviluppo tecnologico e la ricerca, fondamentali anche dal punto di vista dell’occupazione;
- Operare un allentamento dei patti di stabilità degli Enti Locali, per dare possibilità di intervento per il rilancio occupazionale;
- Eliminare una volta per tutte l’aumento dell’IVA previsto a partire da luglio e rimandare l’applicazione della nuova Tares al 2014.