IN UK RIMONTA L'ALLERTA COVID. I RAPPORTI FINANZIARI TRA L'UNIVERSITA' E L'INDUSTRIA FARMACEUTICA

IN UK RIMONTA L'ALLERTA COVID. I RAPPORTI FINANZIARI TRA L'UNIVERSITA' E L'INDUSTRIA FARMACEUTICA

Redazione, 5 agosto 2023.

Viviamo l'estate e, in un batter di ciglio, tornerà l'autunno e seguirà l'inverno esponendoci al freddo e ai soliti raffreddori o influenze.

Ma, da circa tre anni, il Covid ha preso il sopravvento nella narrazione globale come pericolo numero uno trascinato dal calo delle temperature.

Così che, per esempio e proprio oggi, il The Guardian è uscito con: Il Regno Unito quasi "vola alla cieca" su Covid questo autunno, dicono gli esperti.

Il titolo anticipa il contenuto dell'articolo che riporta il parere di alcuni "esperti" che sarebbero estremamente preoccupati dal fatto che nel Regno Unito sia pericolosamente bassa la sensibilità istituzionale circa la prevenzione dei rischi derivanti dall'avvento di nuove varianti Covid, dato per certo,  per la salute dei cittadini.

Si legge per esempio che:

Il prof Danny Altmann, un immunologo dell'Imperial College di Londra, ha affermato che mentre il Covid era in aumento, era iniziato da un livello piuttosto basso e la "mitezza" del Covid ora era in gran parte dovuta al fatto che la maggior parte delle persone era ancora entro un anno circa dall'aver avuto tre dosi di vaccino.

Le mutazioni di evasione immunitaria continuano ad emergere e la protezione incrociata sembra sempre più precaria. Nel frattempo, l'immunità oltre un anno diminuisce sensibilmente.

Altmann, invita a pianificare un altro ciclo di richiami individuando il vaccino più adatto.

Gli "esperti" citati si concentrano, esclusivamente, sui rischi Covid e sull'urgenza di escluderli tramite ulteriore ciclo di vaccinazione, non trattando gli effetti dei vaccini già somministrati, della loro effettiva natura e della loro inefficacia dimostrata dalle loro stesse parole di oggi.

E, dunque, il prof. Danny Altmann è docente presso l'Imperial College di Londra e ci è venuta la curiosità di cercare le sue Partnership di settore.

La scelta di approfondire sull'Imperial College è assolutamente casuale. 

Le stesse affermazioni-preoccupzioni sono state espresse da altri docenti di altre università.

Christina Pagel, professoressa di ricerca operativa presso l'University College di Londra.

Il prof Rowland Kao, epidemiologo dell'Università di Edimburgo.

Il prof Adam Kucharski, della London School of Hygiene & Tropical Medicine.

Il prof. Steven Riley, direttore generale dei dati, dell'analisi e della sorveglianza presso l'UKHSA (Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito).

E, Steven Riley era entrato a far parte dell' UKHSA dall' Imperial College, dove è professore di dinamica delle malattie infettive presso la School of Public Health. Formatosi inizialmente in fisica e informatica, Steven studia focolai ed epidemie dal 2002, concentrandosi su SARS e influenza. Combina il lavoro sul campo e l'analisi avanzata per generare approfondimenti che aiutano a migliorare la salute pubblica.

Sulle Partnership di settore dell'Imperial College si trova che:

ICL e Nestlé Research stanno istituendo una partnership di ricerca e innovazione che esplora la salute metabolica e la nutrizione.

La professoressa Alice Gast, presidente dell'Imperial College di Londra, ha dichiarato: Le collaborazioni con partner eccezionali come Nestlé aiutano Imperial a raggiungere un'eccellenza duratura nella ricerca e nell'istruzione a beneficio della società.

L'Engineering Medicines Laboratory (EML) è stata una collaborazione unica tra l'azienda sanitaria globale GlaxoSmithKline (GSK) e l'Imperial College di Londra che mirava a sviluppare progressi trasformativi nella scoperta, nello sviluppo e nella produzione di farmaci del futuro. 

....L'obiettivo dell'EML era definire e mettere in pratica esperimenti che possono utilizzare un processo di pensiero ingegneristico per comprendere meglio le questioni biologiche. Con questo in mente, i team scientifici coinvolti erano fondamentalmente interdisciplinari, riunendo ingegneri, scienziati dei materiali, fisiologi, fisici, farmacologi e clinici per progettare soluzioni ingegnerizzate razionalmente a problemi medici critici.

L'Imperial College di Londra sta collaborando con AstraZeneca per gettare le basi per nuove scoperte mediche e pubblicazioni nelle principali riviste.

La collaborazione vedrà il College promuovere legami più stretti con l'industria, con ricercatori di diverse facoltà che lavoreranno con gli scienziati di AstraZeneca per esplorare nuove strade della ricerca fondamentale.

Nell'ambito della partnership, l'azienda farmaceutica fornirà investimenti per un periodo di cinque anni attraverso l'AstraZeneca-Imperial College Innovation Fund per sostenere la ricerca in fase iniziale in una serie di aree, tra cui trattamenti per il cancro, la tosse e l'infertilità.

Non si può fare a meno di osservare che l'ambiente sanitario si muova in una sorta di porta girevole che lega le università, le istituzioni e l'industria che finanzia e che ha, per contro, le sue ineludibili esigenze...