In tempo di crisi i finanziamenti si usano per tutto. Strategia o cappio al collo?

La crisi sta colpendo indistintamente anche i Paesi che non risultano in cima alla lista per scarsi redditi, questo quanto emerge da uno studio effettuato in Gran Bretagna dal gruppo Which che analizzano il comportamento dei consumatori.

La sindrome della quarta settimana sta colpendo non solo Grecia, Spagna ed Italia, ma alle persone in grave difficoltà economica si aggiungono anche gli inglesi, dallo studio emerge come una famiglia su 5 abbia dovuto ricorrere ad un prestito per poter fare la spesa. Sono salite a 5 milioni le persone che faticano ad acquistare beni di primaria necessità.

In Italia le cose non vanno meglio, anzi, dai dati Istat, elaborati dall’AdnKronos sui consumi delle famiglie dal 1992 al 2012, emerge come la spesa alimentare sia tornata ai livelli di 20 anni fa, le famiglie hanno tagliato le spese per cibo e bevande, soprattutto dal 2007 in poi. A conferma della situazione di profonda crisi in cui è piombata l’Italia si aggiungono gli studi Eurispes, che sottolineano come il 23% chieda un prestito per pagare il dentista o cure specialistiche. Il dato allarmante è che il 40,6% degli italiani ha ridotto le spese mediche oltre a quelle alimentari, in tempo di crisi, le famiglie risparmiano sull’essenziale: salute ed alimentazione.

I finanziamenti non finalizzati vengono richiesti ormai per tutto, per pagare le bollette, per saldare debiti precedenti, per fare la spesa al supermercato, per fronteggiare spese mediche, e, qui pare emergere il paradosso, anche per cartomanti e slot machine.

Già perché sono molti gli italiani, secondo i dati Codacons, 13 milioni quelli che si rivolgono a maghi e cartomanti per avere risposte sul proprio futuro economico e lavorativo, e in molti quelli che per pagarli utilizzano finanziamenti, se poi si escludono tutte le prestazioni in nero è facile capire il business che vi è dietro questo mondo.

La crisi ha varie sfaccettature, a livello sociologico il comportamento apparentemente irrazionale di chi rinuncia ai beni alimentari pur di scoprire se il proprio futuro migliorerà è di estremo interesse. Altro paradosso delle famiglie italiane è il numero in forte crescita di coloro che tentano la sorte al gioco d’azzardo online e alle slot-machine, rischiando di dilapidare i pochi soldi rimasti, I dati emergono dall’Osservatorio Gioco Online, promosso dalla “School of Management” del Politecnico di Milano. In aumento, purtroppo, a causa della crisi il fenomeno della ludopatia, il gioco d’azzardo patologico.

In sintesi i finanziamenti vengono ormai utilizzati per ogni occasione e quindi non solo, come accadeva in passato, per progetti importanti. Si tratta ancora oggi di utilizzarli in modo strategico ossia per raggiungere i propri obiettivi rateizzando nel tempo i pagamenti, o vi è sempre più il rischio che si tramutino in un ulteriore cappio al collo per tutte le famiglie che destano già in gravi difficoltà economiche?

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