Imprese, la riforma del lavoro non è una priorità
Per le imprese italiane la riforma del lavoro e` l`ultima delle priorita`: e` quanto emerge dal rapporto di Business International `L`Italia verso Europa 2020: come prosperare in una decade di crescita zero` presentato oggi.
Secondo gli imprenditori intervistati gli interventi prioritari per realizzare nel medio termine sono la riforma della Pubblica Amministrazione (77% delle risposte) e la diminuzione della pressione fiscale (68,3%) mentre la riforma del lavoro e della previdenza non ha raccolto nessuna risposta (0%).
Le imprese sottolineano la necessità di intervenire sulla defiscalizzazione degli utili reinvestiti dall`impresa e sull`impostazione di un nuovo rapporto banca-impresa (50,2% delle risposte). La riforma del lavoro è l`ultima delle priorità anche dopo la privatizzazione delle società pubbliche (21,6% delle risposte). Lo studio evidenzia come la situazione italiana sia ancora delicata con il 66% degli imprenditori che dichiara di aver subito gli effetti della crisi e un peggioramento di otto punti percentuali rispetto a quanto affermato in uno studio di Business International del 2009.
Nel 47% dei casi degli imprenditori intervistati il fatturato è diminuito nell`ultimo biennio mentre il 70% del campione ritiene che la crisi avrà ancora effetti di lungo e medio termine sulla propria azienda. Tra le principali criticità affrontate dalle imprese in questo periodo emergono la diminuzione degli ordini e delle vendite (62%) e l`insolvenza dei clienti (60%) a cui si sommano l`inefficienza della burocrazia (50%), l`aumento del costo del credito (40%) e la difficoltà di accedervi (39%). Il 29% degli intervistati lamenta l`aumento dei prezzi delle materie prime e mentre il 25% denuncia in ritardo nei pagamenti della Pa.