Imprese, per trovare lavoro è meglio saper far di conto

L`occupazione giovanile può crescere in Italia anche utilizzando la matematica. Numeri, equazioni, logica non da studiare «con tradizionale terrore» sui banchi di scuola ma da esportare nel mondo delle imprese, nelle attività commerciali, nella valutazione dei consumi, nella gestione degli istituti finanziari.

Aprendo così nuovi, innovativi filoni occupazionali attraverso la formazione di giovani esperti in decodificazione dei dati. Un filone che vede attualmente negli Usa un`offerta di lavoro per circa 150mila specializzati. Un filone che ora sta scattando anche nel nostro Paese. «Pochi in Italia comprendono quanto la matematica sia utile al mondo del lavoro, a trovare lavoro. La matematica può aiutare i giovani a tirarsi fuori dalla disoccupazione, fuori dalla crisi» afferma Aldo Reggiani, ingegnere meccanico con trascorsi professionali in Usa, Gran Bretagna, Canada, Singapore e India, che all`Adnkronos spiega come ha tradotto questo inedito filone occupazionale in un progetto visionario di Spettacoli teatrali di Matematica. Spettacoli portati in scena da una compagnia di circa 30 ingegneri travestiti da comici e affiancati da registi e attori professionisti. Otto finora gli spettacoli realizzati che, da novembre 2011 ad oggi, hanno visto staccare al botteghino ben 8.400 biglietti tra Roma, Arezzo e Benevento. Sono spettacoli a base di matematica durante i quali, usando come linguaggio una comicità esilarante, Reggiani &C spiegano e insegnano come fare innovazione inventando nuovi prodotti e servizi e come applicare il mathematical problem solving in azienda. E non è tutto. Altro cardine dei visionari spettacoli di matematica messi in scena da Reggiani, infatti, è insegnare come interpretare e utilizzare quell`enorme mole di dati che oggi viene prodotta da social network, cellulari, sensori e terminali, dati che hanno a che vedere con i consumi dei cittadini, con i loro gusti ed i loro bisogni. Prossimo appuntamento è il 12 giugno a Roma, al teatro Euclide, dove l`inedita compagnia porta in scena «Gli ingegneri sono un patrimonio».

Spettacoli di Matematica insegna come fare, con numeri, esempi, parodie, le equazioni della vendita, la brain machine, che svela cosa pensa il cliente, e casi reali di successo portati da venditori testimonial. Molti esempi e forte interazione con il pubblico in sala. Lo spettacolo mostra che la capacità di ascolto, la logica, il metodo, la matematica, ed alcune equazioni, sono utili, non solo a chi svolge attività di tipo commerciale, ma, in generale, in tante situazioni di vita e di lavoro. «I giovani, ancora non inseriti nel mondo del lavoro, con questo spettacolo -sottolinea Reggiani- imparano a proporre se stessi, le proprie idee ed i propri progetti, convincere gli altri, comunicare in modo efficace». E lo spettacolo all`Euclide è soprattutto una pièce altamente comica per spiegare come «aumentare le vendite e imparare a con-vincere con la matematica e l`ingegneria» aggiunge Reggiani. «C`è grande interesse del mondo privato e delle banche per questo nostro progetto» sottolinea l`ingegnere. Che conta già alcune banche come sponsor dello spettacolo. «Banca Patrimoni del Gruppo Banca Sella ha creduto nel nostro progetto e ha deciso di affiancarci in questo spettacolo ma anche la Bnl ha dimostrato interesse. Sono certo che troveremo i fondi per portare avanti la nostra idea» dice Reggiani anticipando che «da ottobre prossimo siamo in cartellone all`Eliseo di Roma, quindi andremo a Milano e Torino». «Ma -aggiunge ancora- la nostra meta ambita è Scampia dove siamo sicuri che ci sono, e vogliamo dimostrarlo, grandi energie creative per far crescere l`occupazione giovanile anche in aree critiche». «La prima cosa che cerchiamo di trasmettere al nostro pubblico è che si può con-vincere a vendere, per questo insegnamo l`algoritmo della vendita di sè, di un proprio progetto, di una propria idea: questa è la chiave dell`innovazione che porta all`occupazione e alla crescita di un Paese» continua Reggiani. Che avverte: «Non siamo professori, siamo solo persone esperte della materia che vogliono avvicinare i giovani alla matematica come mezzo per arrivare al lavoro».

«Nei Paesi anglosassoni, specie negli Usa -afferma ancora Reggiani- è un filone occupazionale che sta già prendendo piede, da noi è tutto ancora un mistero. Ma anche in Italia si può fare molto. Anzi, penso molto di più. Specie se ci mettiamo a fare matematica leonardiana, quella matematica cioè con importanti intrusioni di filosofia, arte, cultura, estetica». E nello spettacolo di giugno, che come tutti i precedenti vede la partecipazione attiva degli spettatori, sul palcoscenico si `esibirannò anche le neuroscienze per portare al pubblico i primi dettami di benchmark. «Lo spettacolo -spiega l`ingegnere- è tutta una parodia delle neuroscienze, sul palcoscenico portiamo `macchinè scientifiche per `leggerè nel pensiero dello spettatore. In questo modo catturiamo la sua attenzione verso la vendita dei prodotti mirandola a soddisfare ciò che pensa e cerca un consumatore medio. Insomma, puntiamo a leggere nei pensieri del consumatore per vendere». Progetto inedito, visionario che però deve fare i conti innanzitutto con la paura della matematica. «Abbiamo molto lavorato su questo aspetto. Purtroppo il terrore della matematica scatta già alla scuola media. È lì che in Italia ci perdiamo molti futuri esperti» sottolinea Reggiani. Che con il suo team ha lanciato lo «Sport Maths». «Abbiamo deciso -conclude Reggiani- di `conquistarè i ragazzi collegando la matematica allo sport. In ogni competizione, infatti, c`è sempre un pensiero logico, geometrico, segmentale. Quando un giovane coglie questo nessuna equazione gli fa più paura. Ed il progetto `matematica uguale lavorò parte in velocità».

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