Imprese, la crisi nera degli alimentari

L`autunno ``nero`` dei consumi ormai e` una realta`. Gli italiani continuano a tagliare sul carrello e neppure l`estate, con le ferie e le quattordicesime, e` servita a risollevare le sorti degli acquisti.

Ad agosto persino alimentari e bevande, voce primaria e irrinunciabile del bilancio familiare, hanno subito un vero e proprio tracollo, con un calo tendenziale del 3,9 per cento in quantita` e dello 0,6 per cento in valore. Sale quindi l`allarme rispetto agli ultimi mesi dell`anno, quando le famiglie gia` in bolletta dovranno affrontare le scadenze fiscali di fine 2012, a partire dall`Imu. Lo afferma la Cia-Confederazione italiana agricoltori, in merito ai dati diffusi oggi da Confcommercio e Istat.

``Gli italiani sono stritolati dalla crisi e pagano da un lato la riduzione del potere d`acquisto e dall`altro l`aumento costante dei listini energetici. Ma non si puo` resistere a lungo in trincea - osserva la Cia - con le retribuzioni ferme al 1995 mentre un litro di benzina arriva a costare piu` di una bottiglia di buon vino da tavola o l`equivalente di dieci uova. D`altra parte, gia` nel 2011 ogni famiglia italiana ha dovuto ``sborsare`` piu` per il capitolo trasporti, carburanti ed energia (483 euro al mese) che per cibo e bevande (477 euro al mese). Uno stravolgimento ``pericoloso`` che la dice lunga sulla situazione degli italiani, che in un caso su tre arrivano a ridurre anche beni di prima necessita` come gli alimentari``.

``Ma questa fase di perenne emergenza non puo` durare per sempre - conclude la Cia - Se non si prenderanno presto provvedimenti per aiutare le famiglie, ad esempio riducendo gli oneri fiscali e lavorando al taglio delle accise sulla benzina, l`Italia non uscira` mai dal tunnel della crisi``.

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