Imprese e credito, quattro matrimoni (con i ministri) e un funerale (delle incomprensioni con le banche)
Quattro decreti ministeriali e, a valle, e in pieno coordinamento, un accordo tra le rappresentanze d`impresa e le banche per rendere «ancora più efficiente» l`insieme degli strumenti.
A sintetizzare l`intervento del governo per sciogliere il nodo del debito accumulato dalla Pa verso le imprese è una nota di Palazzo Chigi, ripresa da Adnkronos. In considerazione del riacutizzarsi della crisi negli ultimi mesi, il pacchetto «si propone di fornire liquidità alle aziende mediante il supporto del sistema bancario o attraverso compensazioni di crediti e debiti nei confronti delle amministrazioni pubbliche». Sono «un passo importante di un percorso articolato in più fasi che porterà a minimizzare in futuro l`accumularsi di debiti commerciali attraverso una migliore programmazione, un rapporto ancora più cooperativo con il fisco e il recepimento della Direttiva sui ritardi di pagamento».
I decreti certificazione messi in campo dal governo per risolvere il pregresso accumulato con i debiti della Pa verso le imprese, uno già firmato da Monti per l`amministrazione centrale e uno in attesa di parere della Conferenza Stato-regioni per le amministrazioni locali, attuano l`obbligo per tutti gli enti della pubblica amministrazione a certificare gli eventuali crediti vantati dalle imprese, per somministrazioni, forniture e appalti. La certificazione si ottiene mandando un semplice modulo standard all`ente debitore. Il modulo è già allegato al decreto, scaricabile subito da internet, compilabile anche on line. L`ente ha 60 giorni di tempo per rispondere, riconoscendo il debito oppure argomentandone l`inesigibilità totale o parziale. Se non risponde in tempo, viene nominato un «commissario ad acta» che nei successivi 60 giorni risponderà al debitore. Le risposte avvengono anch`esse attraverso un semplice modulo. Con questa certificazione, grazie al decreto compensazioni, il fornitore potrà: compensare il suo credito nei confronti di regioni e enti locali con debiti iscritti a ruolo alla data del 30 aprile 2012 per tributi erariali e per tributi regionali e locali nonchè per contributi assistenziali e previdenziali e per premi per l`assicurazione obbligatoria contro gli infortuni e le malattie professionali.
Ancora, le imprese potranno ottenere un`anticipazione bancaria a fronte del credito certificato. L`anticipazione, come prevede il decreto firmato dallo Sviluppo economico, può essere assistita da una garanzia fino al 70 per cento da parte del Fondo Centrale di Garanzia (elevabile fino all`80 per cento in caso di apporto di risorse da parte delle Regioni) e un importo massimo garantibile per singola impresa pari a 2,5 milioni di euro (il massimo consentito per legge). Le imprese potranno quindi fare una cessione, pro soluto o pro solvendo, presso intermediari finanziari riconosciuti. In tutti i casi si fornisce liquidità alle imprese e, nel caso di compensazioni, si semplifica anche il rapporto con il fisco. In un`ottica di ulteriore semplificazione, Consip s.p.a. sta predisponendo una piattaforma elettronica per fa incontrare fornitori e debitori. La certificazione elettronica permetterà di evitare, nel caso di cessione del credito, gli obblighi di redazione di atto pubblico e di notificazione nel caso di cessione, risparmiando tempo e soldi.