ILDA BOCCASSINI. PROPOSTA COME PROSSIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA ITALIANA
Redazione, 31 dicembre 2021.
Ilda Boccassini, un nome che basta citare per far emergere, in tutti o quasi, il ricordo delle sue battaglie, nella trincea della Procura di Milano enon solo.
Proprio quest'anno, ha pubblicato il suo racconto autobiografico con Feltrinelli, LA STANZA NUMERO 30. CRONACHE DI UNA VITA.
Ha scritto: «È stata la mia vita e spetta solo a me decidere cosa farne.»
Si legge nella presentazione del libro:
Per tanti simbolo di giustizia e modello di donna, per altri nemico politico. Il magistrato racconta per la prima volta la sua storia: dalle indagini sulle stragi mafiose del 1992 ai processi con imputato Silvio Berlusconi, un racconto che rivela molto degli ultimi trent'anni di storia italiana. Un libro sincero e coraggioso, che non fa sconti a nessuno.
Arrivata nel 1979 alla Procura di Milano, Ilda Boccassini capisce da subito che la vita non sara` facile.
Troppe donne, tuona l'allora procuratore.
E il «Corriere della Sera» il giorno stesso scrive che «il lavoro inquirente poco si adatta alle donne: maternita` e preoccupazioni familiari male si conciliano con un lavoro duro, stressante e anche pericoloso».
Inizia cosi` un corpo a corpo di Ilda "la rossa" dentro e fuori la Procura che durera` fino al giorno della pensione, nel 2019.
Il lavoro duro ma entusiasmante del primo periodo, i successi con Giovanni Falcone nell'indagine Duomo Connection, che per la prima volta svela all'Italia l'esistenza della mafia a Milano.
E poi il giorno in cui tutto finisce e tutto comincia: il 23 maggio 1992, lo squarcio sull'autostrada per Capaci. Si parte allora per la Sicilia, a indagare su quelle morti, sconsigliata da tutti, perseguitata dal senso di colpa per i figli lasciati a Milano, ma e` necessario provare a capire e a dare giustizia. Il ritorno a Milano e` gia` Seconda Repubblica e sara` segnato dai processi a Berlusconi, Imi-Sir, Lodo Mondadori, Toghe sporche. E con quei processi l'inizio di una campagna d'odio durata decenni, fino ai processi degli anni Duemila per il caso Ruby. In queste pagine gli avvenimenti si ripercorrono da uno straordinario punto di vista, quello di una donna libera dentro e fuori la Procura, con la forza di pochi e la fragilita` di tutti.
Alcuni lettori l'hanno indicata quale prossimo Presidente della Repubblica e tra questi la prof. Silvana Stefani, docente universitario a Milano.