Il vero rischio è perdere la nostra umanità
Io lo so, ne sono certo. E` vero, non è affatto facile scendere a compromessi, specie se si tratta di rinunciare a delle abitudini che ci hanno coccolato nel corso degli anni.
Perchè trovare degli elementi di conforto, di piacere, sia anche di banale svago, il cui tramite più immediato risultano essere i soldi, è quanto di più inevitabile richiede la nostra natura di esseri venuti al mondo con tante domande e pochissime risposte. E la `crisi`, questi momenti, ce li ha un po` tolti. A chi più, a chi meno. Pochi forse sono rimasti immuni, ma questo, credetemi, non è affatto una fortuna per loro. Perchè rinunciare, ci narra il luogo comune (mai così rispettabile), ci insegna a vivere. O forse ci fa vivere, nel senso più nobile del termine. Quello più essenziale, quello più vero, quello più consono alla nostra natura.
Ma vi è un elemento dal quale non dobbiamo mai staccarci, un elemento che andrebbe elevato a patrimonio emotivo essenziale della vita di ogni essere umano: la capacità di provare amore, quella che comunemente viene definità `umanità`. Proprio non possiamo perderla. Non dobbiamo, perchè significherebbe, allora sì, smettere di vivere per davvero. L`amore che ci fa dimenticare il dolore e la paura. L`amore che ci fa vincere nella sconfitta. L`amore che ci rende insonni. L`amore che ci fa sospirare e commuovere. L`amore che ci fa sorridere di fronte a bambino che ci guarda. L`amore che ci portà alla pietà. L`amore che non ha rancore. L`amore che non dimenticherà mai. L`amore che ci fa fare l`amore. L`amore che difende con il cuore. L`amore che, come disse Dante per definire il suo Dio, `move il sole e l`altre stelle`.
E` per questo, per celebrare la bellezza dell`amore come elemento universale che specchia nella contemplazione stessa della nostra misteriosa vita, per ricordarci che non dobbiamo e non ne possiamo fare a meno, che desidero riportare ai nostri lettori una bellissima poesia di Stefano Benni. Parole che spero arrivino all`anima di tutti voi.
Loro
Lei è commessa in un presepe di neon
Guarda le macchine sul viale di periferia
Nessuno entra, nessuno la guarda
Vanno i passanti in un triste Natale
Lei è pallida, ha gli occhi azzurri
Un po’ spaventati, forse non è bella
Ma con grazia ripiega i vestiti non venduti
Dolcemente si annoia, ogni sera dell’anno
Dall’auto lui la vede, nella vetrina appannata
Un colpo di clacson è la sua serenata
Come la prima volta il cuore traballa
Lei ha gli occhi azzurri, forse non è bella
Ma lei è importante per lui
E lui è importante per lei
Anche se i giornali non ne parlano
Lui ha perso già tutti i capelli
Ha la pancia, è sempre vestito male
Guida il taxi in tuta, canta vecchie canzoni
Aspetta per ore sotto vecchi lampioni
Ma ogni notte lei lo aspetta sveglia
Ascolta i suoi passi, guarda i suoi gesti
Mentre un po’ goffo si spoglia
Lui sa di fumo e di benzina
Lei ha un pigiama da bambina
Il letto cigola, e si abbracciano
Lui è importante per lei
E lei è importante per lui
Anche se i giornali non ne parlano
Però stasera vogliono dimenticare
I pochi soldi, il mutuo, le vacanze non fatte
E vanno insieme alla pizzeria Pagoda
Lei ha i tacchi e un vestito fuori moda
Lui ha una camicia troppe volte stirata
E la cravatta con cui l’ha sposata
E ordinano vino, non importa quanto costa
Brindano e si guardano negli occhi
Ridono col cameriere che li tratta da ricchi
E sotto il tavolo lui le tocca il ginocchio
E lei lo provoca, con la spallina abbassata
E hanno ancora un sacco di cose da dirsi
Anche se la vita spesso chiude la bocca
E giorno dopo giorno ti vuole uguale
Lei è pallida, lui vestito male
Ma lui è importante per lei
E lei è importante per lui
Anche se i giornali non ne parlano