IL SISTEMA FINANZIARIO USA VACILLA. LA FED AL BIVIO. LISTINI: ANCORA ROSSO

IL SISTEMA FINANZIARIO USA VACILLA. LA FED AL BIVIO. LISTINI: ANCORA ROSSO

Giannina Puddu, 13 marzo 2023.

La politica adottata dalla FED, ha sollevato dubbi e severe critiche, già in tempi meno sospetti.

Ha rafforzato e protetto il dollaro ma ha minato le economie occidentali, già fagili, compresa quella americana.

L'esplosione del caso Silicon Valley Bank ha confermato che urge cambiare direzione.

L'economista Ed Hyman, presidente di Evercore ISI, ha dichiarato  che se fosse nella Fed, farebbe una pausa.

Ed Hyman è uno che se ne intende e parecchio.

Dirige l'Economic Research Team di Evercore ISI.

E'  stato presidente e fondatore di ISI Group, LLS (broker dealer) e ISI Inc. (gestione fondi). 

Nel 1991, Hyman è stato vicepresidente e membro del consiglio di amministrazione di CJ Lawrence Inc., di cui è entrato a far parte nel 1972.

È stato consulente economico presso Data Resources, Inc. dal 1969 al 1971.

E' membro del consiglio del China Institute ed è membro del comitato consultivo del Financial Services Leadership Forum della New York Public Library. 

E' nel comitato finanziario del Bowdoin College ed è membro dell'Economic Club di New York.

Dalla sua parte si schiera Geoff Yu, Senior Market Strategist di BNY Mellon che afferma che ci sono contanti in disparte e che  "i soldi devono essere messi al lavoro".

Anche Goldman Sachs non si aspetta più che la Fed aumenti i tassi a marzo, visto l'attuale stress sul sistema bancario.

Lo ha detto ieri, Jan Hatzius, economista della banca: “Alla luce dello stress nel sistema bancario, non ci aspettiamo più che il FOMC effettui un aumento dei tassi alla prossima riunione del 22 marzo”. 

E, forniscano liquidità sostanziale alle banche che affrontano deflussi di depositi e rafforzino la fiducia tra i depositanti.

La grande agitazione del week end ha indotto le autorità di regolamentazione statunitensi all'adozione di misure forti per stoppare i timori di contagio a seguito del crollo di Silicon Valley Bank.

Quindi, hanno fermato la Signature Bank.

Quest'ultima iniziativa sottindende che, ai  rischi sistemici già visibili, se ne potrebbe aggiungere uno nuovo, quello della reazione isterica degli stessi regolatori che potrebbe portare all'effetto opposto rispetto all'obiettivo dichiarato.

Tant'è che la decisione di chiudere Signature è stata una sorpresa per i suoi dirigenti, che lo hanno scoperto solo poco prima dell'annuncio pubblico.

E' vero che la banca ha affrontato un torrente di deflussi di depositi venerdì, ma la situazione si era già stabilizzata entro domenica.

Il consigliere del CDA della banca, Barney Frank, ha detto che "Penso che se ci fosse stato permesso di aprire domani, avremmo potuto continuare: abbiamo un solido portafoglio di prestiti, siamo il più grande prestatore di New York City con il credito d'imposta per gli alloggi a basso reddito".

Aggiungendo: "Penso che la banca avrebbe potuto essere un'azienda in attività."

Chiudere una banca, non è un segnale rassicurante per il mercato...

Un altro rappresentante della Signature Bank ha perfino rifiutato di commentare.

E' stata colta al volo l'opportunità di azzoppare l'ambiente cripto e da questa decisione affrettata potrebbe derivare una mega causa per risarcimento del danno contro gli stessi regolatori.

Adesso, la Fed ha creato un nuovo Bank Term Funding Program per sostenere le istituzioni colpite dall’instabilità del mercato a seguito del fallimento di SVB.

Jim Cramer, personaggio televisivo americano che  nel 1987 lasciò Goldman Sachs e fondò un hedge fund, ieri, rivolgendosi alla FED senza mezzi termini, ha lanciato il suo invito: "Hai una soluzione elegante per la crisi della Silicon Valley Bank - per favore usala!"

Ovvero: basta alzare i tassi!

Diverse agenzie governative si stanno sbattendo  per trovare un acquirente per l’istituto in difficoltà.

Da venerdì, è diventato il secondo più grande crollo bancario nella storia degli Stati Uniti.

La Federal Deposit Insurance Corporation, la Federal Reserve, il Tesoro e il presidente Joe Biden stanno cercando di tessere una rete di sicurezza che estenda l’assicurazione sui depositi a tutti gli individui e alle società con fondi presso la Silicon Valley Bank e promettono che nessun "depositante" perderà i suoi soldi.

Il fondo di assicurazione dei depositi della FDIC sarà utilizzato per coprire i depositanti, molti dei quali non erano assicurati a causa della garanzia di $ 250.000 sui depositi.

Depositanti salvi, mentre gli azionisti e gli obbligazionisti di entrambe le banche vengono spazzati via.

Questo è quanto confermato da un alto funzionario del Tesoro.

Per tutto il sistema bancario ciò che accade è sconveniente e nelle ultime frenetiche notti HSBC ha accettato di  acquistare il ramo britannico della fallita banca della Silicon Valley, prestatrice di start-up tecnologiche. L'accordo esclude le attività e le passività della società madre di SVB UK.

Anche un consorzio di società di private equity si è fatto avanti con una proposta formale di acquisizione al Tesoro del Regno Unito e alla Prudential Regulation Authority presso la Banca d’Inghilterra.

Si legge: “I clienti di SVB UK possono continuare a effettuare operazioni bancarie come al solito, con la certezza che i loro depositi sono supportati dalla forza, dalla sicurezza e dalla protezione di HSBC”.

La vendita, facilitata dalla Banca d’Inghilterra e dal Tesoro del Regno Unito, proteggerà i depositi dei clienti di SVB UK.

Le autorità di regolamentazione americane, ieri, hanno  approntato misure per sostenere anche  le istituzioni finanziarie collegate alla società madre statunitense SVB.

Toby Mather, CEO e co-fondatore della piattaforma di educazione per bambini startup Lingumi, cliente di SVB negli ultimi sette anni, ha depositato l′85% dei contanti dell’azienda presso l’istituto di credito  ed ora tira un sospiro di sollievo, dopo il panico...

Ha dichiarato: “Penso di parlare a nome delle startup del Regno Unito quando diciamo che questo è un enorme sollievo e che possiamo guardare i nostri team negli occhi alle 9 nelle nostre chiamate a tutto campo, che stamattina sarebbero state piuttosto snervanti e dire, non solo saremo in grado di fare il prossimo libro paga, ma possiamo continuare a fare affari come al solito, continuare a innovare, fare la nostra ricerca e sviluppo e costruire il futuro della crescita tecnologica del Regno Unito ”.

Il CEO di Bank of London, Anthony Watson, ha affermato che SVB “non può fallire data la comunità vitale che serve”.

La Banca d’Inghilterra si è affrettata a dichiarare che nessun’altra banca del Regno Unito è “direttamente interessata da queste azioni, o dalla risoluzione della banca madre statunitense di SVBUK”, aggiungendo che il più ampio sistema bancario britannico rimane “sicuro, solido e ben capitalizzato”.

La FED è a un bivio: salvare il dollaro o il resto, banche comprese, premesso che i loro destini si sovrappongono rendendo complesso questo esercizio se non, addirittura, impossibile.

Sui listini di oggi insiste il rosso...