Il salario che rimane ancorato al passato
I costi della vita di tutti i giorni non sono propriamente da crisi, ma il nostro portafoglio, a quanto pare, proprio sì. Mai cosi` bassa la crescita degli stipendi da trent`anni a questa parte, mentre i prezzi continuano a volare. Con il risultato che il costo della vita aumenta del doppio rispetto ai salari. A dicembre l`indice delle retribuzioni contrattuali orarie registra un aumento dello 0,1% rispetto al mese precedente e dell`1,7% rispetto a dicembre 2011. Lo comunica l`Istat. Nella media del 2012 la retribuzione oraria e` cresciuta dell`1,5% rispetto all`anno precedente: si tratta della crescita media annua piu` bassa dal 1983.
A dicembre le retribuzioni orarie contrattuali registrano un incremento tendenziale del 2,2% per i dipendenti del settore privato e una variazione nulla per quelli della pubblica amministrazione. I settori che presentano gli incrementi tendenziali maggiori sono: alimentari bevande e tabacco (3,6%); chimiche (3,3%), legno, carta e stampa, acqua e servizi di smaltimento rifiuti (per entrambi gli aggregati 3%). Si registrano, invece, variazioni nulle per telecomunicazioni e per tutti i comparti della pubblica amministrazione.
Nella media del 2012 aumenti significativamente superiori alla media si osservano nei comparti: tessili, abbigliamento e lavorazione pelli; chimiche (per entrambi gli aggregati 2,8%); energia elettrica e gas (2,7%). Nel settore privato, le variazioni piu` contenute si rilevano nel settore agricolo (0,1%) e telecomunicazioni (1,1%). Nella p.a, a eccezione del comparto dei vigili del fuoco in cui l`incremento dell`indice orario e` dello 0,5%, non si sono riscontrati incrementi nel 2012.
L`indice per dipendente delle retribuzioni contrattuali per l`intera economia, proiettato per tutto l`anno sulla base delle disposizioni definite dai contratti in vigore alla fine di dicembre, registrerebbe nel 2013 un incremento dello 0,9%. Con riferimento al primo semestre, in assenza di rinnovi, il tasso di crescita tendenziale da gennaio 2013 sarebbe dell`1%, diminuendo di un decimo di punto da aprile.
Nel 2012 la crescita dei prezzi e` stata doppia rispetto a quella dei salari: le retribuzione contrattuali orari sono aumentate dell`1,5% e l`inflazione del 3% su base annua. Lo comunica l`Istat precisando che si tratta del divario maggiore, a sfavore delle retribuzioni, dal 1995.