IL ROMANO BERTOLASO CHIUDE AREU, FONTE DI INFORMAZIONE PER I GIORNALISTI LOMBARDI CHE SI INCAZZANO...
Giannina Puddu, 22 aprile 2023.
Grazie al signor Bertolaso, nominato Assessore al Welfare della Regione Lombardia nel novembre 2022, Areu è stato “spento” senza avviso.
Avrebbe dato molto fastidio anche il suo spegnimento con-preavviso...
E' Calato il buio sulla cronaca Lombarda e i Cronisti hanno chiesto un incontro urgente per garantire il diritto d’informazione.
Giovedì 20 aprile, da Milano, l'ANSA ha riferito che decine di giornalisti e cronisti lombardi, nella stessa mattina si sono dati appuntamento sotto la sede della Regione Lombardia per chiedere la riapertura immediata del sistema "real time" di Areu 118 chiuso da venerdì.
Al termine del presidio una delegazione di giornalisti è stata ricevuta dall'assessore al Welfare, Guido Bertolaso, e dal suo staff.
"Bertolaso - ha riferito l'Alg - non ha accolto la richiesta di riattivazione immediata del servizio 'real time' chiedendo due settimane di tempo per definire tecnicamente il nuovo sito Areu" e garantendo che la piattaforma AREU sarà migliorata offrendo servizi di comunicazione diretta da parte delle strutture sanitarie interessate agli interventi".
Ma, il Presidente di ALG (Associazione dei Giornalisti Lombardi) Paolo Perucchini non si è fatto infinocchiare osservando, con ovvietà, che "I miglioramenti tecnologici preannunciati potevano e possono essere introdotti mentre la vecchia piattaforma è operativa".
L’Associazione Lombarda dei Giornalisti e il Gruppo Cronisti Lombardi -con il pieno sostegno dell’Ordine dei Giornalisti della Lombardia - ha subito raccolto e fatta propria la preoccupazione dei colleghi delle testate locali, regionali e nazionali che nelle ultime ore si sono visti oscurare il sito di Areu Lombardia, fonte primaria e ufficiale per chi fa cronaca sul territorio.
Areu era nata il 2 aprile 2008 con la delibera della Giunta regionale n° VIII/6994 in attuazione della legge regionale 32/2007.
Era l'epoca di Roberto Formigoni, nato a Lecco il 30 marzo 1947, presidente della Regione Lombardia dal 22 aprile 1995 al 18 marzo 2013, che ne ha fatte anche di giuste...
L'Associazione Lombarda dei Giornalisti aveva pubblicato:
Oggi pomeriggio, improvvisamente, si è infatti “spento” in primo canale d’informazione dei cronisti lombardi: l’Areu. Il portale segnala problemi tecnici e lo stallo per “manutenzione”. Un danno fondamentale per l’informazione locale e regionale perché da lì, ormai da 5 anni, viene veicolata la prima informazione su incidenti e emergenze.
“Siamo preoccupati e speriamo i “problemi tecnici” possano essere superati nel giro delle prossime ore. Ci auguriamo che i problemi tecnici non trovino motivazioni in altre situazioni.
Per questo, per garantire l’informazione ai cittadini lombardi e il rispetto dell’art. 21 della Costituzione, chiediamo un incontro urgente con i vertici Areu e Regione Lombardia per avere la rassicurazione sul ripristino immediato di questo canale”.
Un blackout che rischia di minare la libertà di informazione e restringere ulteriormente il campo di azione dei Giornalisti, già menomato pesantemente dalla Legge Cartabia.
Più che di un rischio, al momento, si tratta di un'autentica certezza.
Pare, ormai, che per i signorotti che scaldano poltrone presso ogni sede istituzionale, eletti o indecentemente "nominati", la Nostra Costituzione sia un giornaletto di poche pagine di carta straccia.
Tanto questo è vero che si fatica a rendersi conto di quante ne stanno combinando, del dove, del chi, del quando e del perchè....
La prima ragione che affiora, in relazione al caso specifico, è quella di voler oscurare le notizie relative al nuovo ed inquietante fenomeno dei "malori improvvisi"... che sta scaldando gli animi e potrebbe condurre a rivolte diffuse e, magari, incontrollabili...
Chi assiste alla morte di un familiare che, fidandosi dello "Stato", si è fatto vaccinare, può perdere il controllo. Quando il dolore raggiunge livelli, umanamente intollerabili, ha o può avere un effetto disinibente...
Questa ipotesi è confermata dalla lettura del testo che l'Associazione dei Giornalisti Lombardi ha pubblicato il 19 aprile:
Nella giornata di ieri gli interventi registrati da Areu, l’Agenzia regionale emergenze urgenze della Lombardia, sono stati 2.698, di cui 355 in codice rosso e 12 con l’utilizzo di elisoccorso. Ma le segnalazioni di questi eventi non sono state accessibili ai giornalisti, che negli ultimi 5 giorni sono stati esclusi dal servizio “real time” del portale attivo da 13 anni.
Per chiedere la riapertura del servizio a tutti i colleghi, Associazione Lombarda dei Giornalisti e Gruppo Cronisti lombardi hanno indetto una manifestazione, sostenuti dall’Ordine dei giornalisti, in programma domani -giovedì 20 aprile- alle 12 a Milano sotto Palazzo Lombardia, sede della Regione, in piazza Città della Lombardia.
“Real time” di Areu è infatti cruciale per chi fa cronaca: informa in tempo reale gli interventi di ambulanze, automediche e di elisoccorso in tutte e dodici le province lombarde e la sua assenza mette in grave difficoltà il lavoro dei giornalisti.
La decisione di oscurare il servizio è stata presa dal neo assessore al Welfare, Guido Bertolaso:
Questo scellerato, è uno dei primi atti del mandato di Guido Bertolaso! Complimenti!
Negando la riattivazione immediata di AREU, la Regione ha attivato un servizio sostitutivo telefonico “dedicato” ai giornalisti: solo 3 ore al giorno per tutte le testate lombarde.
Un inutile “ritorno al passato”, secondo i giornalisti lombardi per cui questo meccanismo preistorico non ha l'efficienza, indispensabile al diritto di cronaca, di un servizio digitale on-line 24 ore al giorno, 7 giorni la settimana.
Il 19 aprile: Per noi, la chiusura del servizio ai giornalisti lombardi resta un tentativo di mettere restrizioni al diritto di cronaca e a quello dei cittadini di essere informati. Per chiedere dunque con forza l’immediata riapertura ai giornalisti del servizio “real time”, senza restrizione alcuna, invitiamo i colleghi e tutti i cittadini alla manifestazione di domani.
Dal sito dell'Associazione dei Giornalisti Lombardi, il 20 aprile:
Decine di giornalisti e cronisti lombardi questa mattina si sono dati appuntamento sotto la sede della Regione Lombardia per chiedere con forza la riapertura immediata del sistema “real time” di Areu 118 chiuso da venerdì scorso.
Il presidio era stato anticipato in mattinata da una riunione con i direttori delle testate Lombarde, organizzata dall’Associazione Lombarda Giornalisti, dal Gruppo Cronisti Lombardo e dall’Ordine dei Giornalisti. Nell’incontro i direttori avevano ribadito la necessità di garantire a giornali, radio, Tv e siti web quelle informazioni di base che da 13 anni a questa parte -col sistema “real time”- hanno permesso la copertura degli interventi di pronto soccorso gestiti dal 118 nelle 12 province lombarde.
A fronte dell’oscuramento della piattaforma “real time” il servizio che a distanza di una settimana oggi è stato attivato dall’assessorato al Welfare con cinque linee telefoniche dedicate per tre ore al giorno ai rapporti con la stampa non può di certo sostituire il meccanismo informativo digitale Areu. Difficile immaginare che gli oltre 2.800 interventi di pronto soccorso di cui oltre 381 in codice rosso registrati, ieri avrebbero potuto ottenere la giusta copertura informativa attraverso il solo servizio telefonico.
Chi, come Bertolaso e i suoi sodali, si culla nell'illusione di tutelarsi (e tutelare....) oscurando notizie come queste, peggiora, invece e terribilmente la sua condizione offrendo di sè, agli italiani (giornalisti e cittadini tutti) un'immagine con ancora più macchie intollerabili in una società civile e in una Repubblica Parlamentare come quella italiana.
Il semplice buon-senso dovrebbe indurre lorsignori a maggiore prudenza e almeno rari azzardi come questo...
Gli italiani sonnecchiano ma, tra una grigliata e l'altra in famiglia, hanno sempre un occhio mezzo aperto e, quando il vaso trabocca, possono reagire in modo sorprendente...