IL RE DOLLARO

IL RE DOLLARO

Milano, 14 novembre 2021. Di Fabrizio Brasili, esperto di Scenari e Mercati Finanziari.

In effetti pur continuando a restare sui massimi, il  nostro future Dicembre e l' indice principale quasi appaiati sui 27500 e 2760 rispettivamente,  sembrano "battere in testa" e soffrire di vertigini, non solo di ipercomprato di medio lungo termine, ma anche di forti resistenze di molti titoli,  non solo big cap. 
Ormai in pochissimi, fra cui noi,  rimangono negativi a breve e medio termine, ma qua è là emergono gia' da tempo, segnali preoccupanti legati sopratutto all'aumento costante, e non episodico, dell'  inflazione ed al forte recupero del PIL, pur raffrontato al fortissimo calo di un anno fa.
Preoccupano, invece, il futuro degli utili societari, che non potranno reggere alla prevista diminuzione delle vendite e dei ricavi.
Ma,  come spesso da mesi abbiamo indicato,  anche su queste colonne, il vero driver di questi mercati,  azionari ed obbligazionari,  resta e rimarrà sempre il "Re dollaro".
Più si rafforzerà e più i suddetti mercati si indeboliranno. Partendo sempre dagli USA.
Infatti, nonostante il grande peso dell' enorme del suo debito pubblico,  ll dollaro non riesce ancora ad indebolirsi,  sopratutto contro euro, anzi, tende a rafforzarsi dopo aver rotto gli storici supporti di 1,16/1650, portandosi addirittura sotto i livelli psicologici di 1,15, andando a testare anche gli 1,1450.
Sempre più moneta rifugio!
Temiamo che questo livello sia foriero di una prima "spallata", anticipatrice di altre successive, che ci dovrebbe portare dapprima sempre in area 24500/600 di future ed indice nostrano e successivamente sugli ultimi e per noi  supporti terminali posti fra 22500/600 e 22800/900.