Il `buco` del Comune di Siena. La Corte dei Conti studia le alternative

Il Commissario staordinario al Comune di Siena, Enrico Laudanna, ha illustrato i numeri del buco del Comune di Siena. Si viaggia tra 16-17 milioni di euro, di cui 6,4 milioni relativi agli esercizi precedenti, gia` noti e che avevano portato, nella scorsa primavera, al capolinea la giunta guidata dall`allora sindaco Franco Ceccuzzi, da appena un anno sullo scranno piu` alto di Palazzo Publico. I restanti 10 sono imputabili all`esercizio 2012.

Laudanna ha varato un primo pacchetto di interventi per ripianare un terzo del disavanzo. Il Commissario ha presentato oggi quattro provvedimenti, tra cui l`incremento dell`addizionale comunale Irpef, gia` deliberata della precedente giunta, nonche` una rimodulazione dei Boc (Buoni ordinari comunali) concordata con Mps per evitare la deriva verso lo stato di insolvenza.

Seguiranno altri provvedimenti di risanamento da finalizzare entro il 30 settembre. L`obiettivo e` rimettere la barca sulla rotta di navigazione cercando di schivare quanto adombrato nella delibera del 22 maggio della Corte dei Conti-Sezione della Toscana.

La delibera lascia poco spazio alla fantasia quando dispone ``che il Magistrato istruttore/relatore provveda all`invio di apposita richiesta documentale, per l`avvio della procedura ai fini delle valutazioni sulla effettiva sussistenza delle condizioni di dissesto o pre-dissesto``.

Il compito del Commissario non e` facile, deve scalare una montagna di debiti consolidati, circa 305 milioni, e riportare il rapporto tra passivita` dirette ed entrate ricorrenti, oggi intorno al 120%, su livelli sostenibili.

Finora lo sbilancio, veniva in parte coperto grazie ai contributi a fondo perduto, oramai esauriti, della Fondazione Mps. Nei fatti vi era la tendenza a coprire parte delle spese correnti, non con entrate ricorrenti (tipiche della gestione caratteristica), ma utilizzando anche quelle non ricorrenti, come le erogazioni dalla Fondazione, che dovrebbero essere, secondo la magistratura contabile ed anche seguendo il buon senso, destinate agli investimenti pluriennali.

Dal 2001 al 2011, la Fondazione Mps ha versato a Palazzo Pubblico oltre 1 miliardo di euro. Nonostante l`oro piovesse dal cielo, sembrava di essere nella Spagna di Filippo II, il figlio spendaccione del morigerato Carlo V, i dieci anni di bilanci comunali della giunta guidata dal sindaco Maurizio Cenni sono stati costellati di pronunce negative da parte dei magistrati contabili.

Come per il triennio 2008-2010 archiviato con un ``risultato negativo della gestione corrente``, scrive la Corte, sottolineando come i correttivi predisposti dalla giunta Ceccuzzi siano risultati inefficaci: le dismissioni immobiliari sono rimaste purtroppo sulla carta.

Non mancano le particolarità, come quando la Corte punta il dito sui proventi delle multe.

Il Comune ``non ha rispettato il vincolo di destinazione dei proventi da sanzioni amministrative pecuniarie per violazione del codice della strada, fissato per legge in misura non inferiore al 50% dei proventi stessi. Tale fatto costituisce una grave irregolarita` contabile aggravata dalla circostanza che sussiste per l`Ente gia` una situazione di disavanzo sostanziale``, scrive la magistratura contabile.

Tratto da Asca

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