IL PROSSIMO PRESIDIO AL PORTO DI ORISTANO. IL 5 GENNAIO 2025 CON LUIGI SALIS
Giannina Puddu, 1 gennaio 2025.
Per il prossimo 5 gennaio, al Porto di Oristano appena dopo la capitaneria, dalle 15,00 alle 18,00, è programmato un nuovo presidio promosso dai sardi e non-sardi che vogliono difendere il volto della Sacra Terra di Sardegna.
L'azione è promossa da Nicoletta Fadda e Luigi Salis del "Comitato Ajò Stop Devastazione!" che fa parte della più ampia "Coalizione Sardegna Non Idonea" che comprende il Comitato Nazionale di Difesa della Sardegna con Massimo Gattamelata, il Comitato Terra Mia del quale faccio parte, l'associazione di fatto Sa Defenza con Valter Erriu, il Movimento Siamo con Emiliano Gioia.
Ne ho parlato con Luigi Salis che è, ormai, il simbolo della lotta per la difesa di ogni lembo di Terra dalla devastazione ambientale e paesaggistica che si sta affermando nel nome della "Transizione Energetica".
Non è sufficiente che sia "Transizione Energetica".
Questa "Transizione" deve essere anche coerente con gli obiettivi che dichiara di voler raggiungere.
Tutti noi siamo "ambientalisti puri" nel senso stretto.
La "Natura", è per noi "Madre" e la amiamo e vogliamo difenderla nella sua magnifica ed impareggiabile espressione.
Siamo, assolutamente, favorevoli ad ogni tecnologia che ci affranchi dall'uso delle fonti energetiche di derivazione fossile, a patto che non sia causa, a sua volta, di nuove forme di aggressione agli ecosistemi marini e terrestri.
Luigi Salis, tu sei, ormai, un simbolo noto in Sardegna e fuori.
Per tutti i nostri lettori, ti domando: chi sei?
Sono Sardo, sono di origini ogliastrine e sono disabile.
Questa la mia carta d’identità.
Il 9 Luglio dopo l’arrivo di una nave carica di pale eoliche mi sono sentito in diritto e dovere, come sardo, di intervenire in difesa della mia terra.
Forse, le numerose battaglie che un disabile deve affrontare nella sua vita mi hanno temprato e reso più facile fare quello che ho fatto: bloccare (anche per breve tempo ) il camion che trasportava un componente dell'impianto eolico.
Da quel momento, sono diventato un attivista contro la devastazione energetica.
Qual è stata la prima tappa importante della tua battaglia?
L’estate del 2024 è stata un lungo braccio di ferro, insieme ai compagni di lotta, per cercare di contrastare l’installazione delle pale eoliche, senza un apparente successo.
Ho preso coscienza, nel frattempo, di una situazione miserevole di sfruttamento e schiavitù, che una genia di INVASORI- DITTATORI al pari dei mori di un tempo, ha determinato per la mia terra e per il Popolo Sardo al quale sono fiero di appartenere.
Chi sono questi invasori?
Le multinazionali del “vento” e dell’”Energia”.
Forti nell’avere dalla loro parte una normativa blindata voluta dallo Stato italiano etero diretto e incapace di fare gli interessi della Nazione.
Uno stato che consente di DEPREDARE, DEVASTARE E COMPROMETTERE PER SEMPRE L’AMBIENTE E LA SALUTE Del POPOLO SARDO INERME E PACIFICO.
Ci sono novità di rilievo per cui, con Nicoletta Fadda, avete deciso di organizzare un nuovo presidio al Porto di Oristano per il prossimo 5 gennaio?
Si, il 31 dicembre 2024, è arrivata al porto di Oristano un’altra nave carica di pale eoliche!
L’indignazione e la rabbia si aggiungono agli schiaffi già ricevuti dal Consiglio Regionale con a capo Alessandra Todde e che per noi è NEMICO.
Hanno ignorato la Legge di iniziativa Popolare Pratobello2024 ed hanno appena dichiarato l'illegittimità del Referendum che i sardi hanno chiesto per potersi esprimere sull'invasione degli impianti eolici e fotovoltaici di taglia industriale.
La malafede con cui hanno tradito il Popolo che ha chiesto di difendere la Sardegna dalla devastazione sia con la proposta di legge della Pratobello 24 prima e dalla negata consultazione Referendaria sulla salvaguardia del paesaggio sardo poi, ha palesato una classe politica indegna di rappresentarci perchè non ci ascolta.
Cosa ci aspetta nel nuovo anno, caro Luigi?
Sarà un anno di battaglia e di lotta estesa a tutta la Sardegna. Nessuno pensi che la devastazione gli passi affianco senza conseguenze perché ogni sardo ne verrà travolto.
Cosa vuoi dire ai sardi?
Allora, quello che voglio fare è un appello al cuore dei sardi.
Alzatevi e svegliatevi dal sonno della Rassegnazione, armatevi della dignità che ogni uomo deve avere per sè stesso e per conquistare la Libertà che nessuno ha il diritto di togliergli.
Questo è il tempo, questo è il momento e non ve ne saranno altri.
Difendiamo la Nostra Sardegna, i nostri figli , le nostre vite. Siamo un popolo in cammino per conquistare la nostra Libertà.
Grazie a tutti coloro che scenderanno in campo insieme a noi.
Forza Parisi!