Il programma di Visco per risanare l`Italia

`Le misure di bilancio contenute nel decreto hanno effetti restrittivi sul Pil stimabili in mezzo punto percentuale nel prossimo biennio`. Ha esordito così - ripreso dall`Ansa - il governatore della Banca d`Italia, Ignazio Visco parlando alla Camera. L`effetto, spiega, potrà esser compensato se si conferma il calo dei rendimenti dei titoli di Stato. `I nuovi interventi si concentrano per circa due terzi sulle entrate portando la pressione fiscale intorno al 45%` ha continuato. Visco ha poi dichiarato che `una risoluta azione di contrasto all`evasione fiscale rimane prioritaria. Dall`emersione di base imponibile e dalla razionalizzazione della spese potrà determinarsi la riduzione della pressione fiscale necessaria per dare maggiore stimolo a imprese e occupazione`.

Il programma di Visco per risanare l`Italia
Il dl `è una misura necessaria e urgente` ha proseguito, ma ora `va intensificato lo sforzo per assicurare il ritorno a tassi di crescita più elevati, il recupero della competitività delle imprese, una maggiore creazione di posti di lavoro`. 
Le manovre di luglio, agosto e dicembre `dimostrano la determinazione del`Italia a riequilibrare durevolmente i conti», rendono inoltre «possibile conseguire gli obiettivi annunciati: il pareggio nel 2013 resta il punto di riferimento della politica di bilancio`.
Facendo riferimento alla necessità di avviare una spending review sulla spesa, il Governatore ha sottolineato poi come `solo con una sistematica valutazione delle singole voci di spesa sarà possibile accrescerne l`efficienza`. 
Una `significativa riduzione della pressione fiscale va accompagnata dal contenimento della spesa`. Se si riesce a velocizzare su questo `potrebbe essere attenuato l`aumento delle aliquote Iva, in particolare di quella del 10%, dagli effetti distributivi più regressivi`.
`L`estensione del metodo contributivo a tutti i lavoratori riduce la disparità di trattamento e rende più stretta la relazione tra contributi versati e benefici pensionistici, riducendo le distorsioni all`offerta di lavoro`. La riforma previdenziale rafforza da subito la sostenibilità finanziaria del sistema pensionistico `e permette di considerare conclusa la fase di adeguamento`.
Visco ha poi evidenziato come `un ulteriore inasprimento delle condizioni di offerta del credito potrebbe derivare dal persistere di difficoltà di provvista all`ingrosso del settore bancario`. 
Riferendosi alle liberalizzazioni, il Governatore ha precisato che occorre `proseguire con determinazione attuando efficacemente le misure già previste`. Il dl `stabilisce importanti principi in tema di libertà di iniziativa economica e dei limiti e delle modalità della regolazione pubblica`.
`Le misure di bilancio contenute nel decreto - ha spiegato Visco - indispensabili per scongiurare scenari ancora peggiori, avranno, a parità di altre condizioni, inevitabili effetti negativi sull`attività economica; sulla base delle regolarità storiche l`impatto sul Pil delle misure aggiuntive è stimabile nell`ordine di almeno mezzo punto percentuale nel complesso del prossimo biennio`.
Il cuneo fiscale `supera in Italia la media degli altri paesi dell`area euro di 5,5 punti percentuali. La sfida - ha proseguito il governatore di Bankitalia - è quella di garantire ai lavoratori più anziani soddisfacenti possibilità di impiego e ai più giovani carriere lavorative non discontinue che consentano di accumulare un sufficiente montante contributivo. Sarà quindi fondamentale agire sulle regole del mercato del lavoro, sul ridisegno degli ammortizzatori sociali e sul potenziamento della previdenza complementare`.
In merito alla soglia di utilizzo del contante ridotta dal dl a mille euro, Visco ha annunciato che `un`ulteriore riduzione della soglia sarebbe auspicabile; andrebbe accompagnata da una riduzione dei costi connessi con l`uso della moneta elettronica». 
`Un`agenzia di rating europea è una buona idea. Ci siano - incita Visco - più concorrenza e trasparenza`. Uno dei nodi - ha spiegato - `è chi controlla il controllore, vale per la Banca d`Italia, vale per gli altri`.
Il Governatore ha poi proseguito rispondendo a chi gli chiedeva di commentare l`andamento del vertice europeo sulla crisi: `Il risultato è buono se c`è cooperazione in Europa. Altrimenti non c`è Europa e il costo è enorme`. Occorre, ha aggiunto, «cooperare il più possibile per evitare di sfasciare un disegno che ci ha dato benefici straordinari. L`unica risposa è più Europa, non meno Europa».
Rivolgendosi poi ai parlamentari, Visco ha attaccato sostenendo che devono essere loro a `dare risposte, certo non io. Gli indignati non hanno una visione sbagliata ma pensano di essere le prime vittime. Chi deve dargli una risposta? La politica. Ma se la risposta è `facciamo default` e andiamo a casa è la risposta sbagliata perchè così pagano i più poveri. Vuol dire avere in Italia la stessa situazione dell`Argentina».
È `evidente una cattiva regolamentazione sui derivati oltre a comportamenti non corretti. Non in questo paese, dal 2007 in poi. Alcuni valori disegnati avevano valori ideologici non particolarmente negativi. Se un derivato è un`assicurazione per un esportatore che vuole assicurarsi contro il crollo dello yen serve. Il problema è se si stacca da ciò per cui è stato disegnato`.
Visco ha inoltre parlato di lire e oro. Le lire ancora nelle tasche degli italiani e che dovranno essere, secondo la manovra, restituite in anticipo «sono 600 milioni. Sono soldi dello Stato li raccoglie Bankitalia e li passa al Tesoro.
`Si dice che l`oro sia una reliquia bancaria di cui ci si può e ci si deve liberare, ma è una difesa estrema in casi drammatici`, ha detto riferendosi all`eventualità di utilizzare le riserve auree della Banca centrale. `L`oro è un`attività a difesa dei rischi dell`attività monetaria. È una riserva e una garanzia per il Paese`.
`La parola patrimoniale mi lascia perplesso` ha proseguito Visco, spiegando che è un termine `che genera sentimenti forti: dalla paura dell`esproprio dei risparmi sudati per una vita`. Ma anche `fa nascondere tante attività border-line`.
`Ora c`è il potere e lo eserciteremo`: questa la risposta del Governatore della Banca d`Italia a chi gli chiedeva come mai l`Istituto di Via Nazionale non sia intervenuto per limitare i bonus ai manager bancari. `Il rapporto tra vigilanza e banche non è consociativo, ma è un rapporto dialettico. Bankitalia non è una casta e sulle pensioni rispetta tutte le regole Inps. L`unica differenza è che chi ci lavora è pagato un pò meglio. Si entra per concorso e senza raccomandazioni. Non vedo aree di privilegio`. Visco ha poi ricordato che in questi anni sono state tagliate «1.500 persone e che quindi l`unico problema è il personale un pò anziano».
 
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