IL POPOLO CURDO E` UNA VITTIMA DELLA STORIA

Dopo il crollo dell` impero ottomano, il patto segreto anglo-francese Sykes-Picot (1916) tracciò con il righello i confini degli stati medio-orientali secondo gli interessi dei due paesi contraenti. Di Giorgio Ornano Il popolo curdo, già allora superiore a 20 milioni di individui, ne restò escluso malgrado gli fosse stato promesso  di avere un proprio Stato(trattato di Sévres, 1920)da parte degli anglo-francesi, che si rimangiarono invece la decisione a Losanna 3 anni dopo. I Curdi, discendenti dagli antichi Medi, etnia di origine indo-persiana meritavano una patria, non avendo nulla a chevedere con turchi, arabi e persiani. Senza uno stato si dispersero negli stati adiacenti alla regione curda, ricca di petrolio e acqua. La loro storia non si può quindi disgiungere da quella di Iraq, Turchia, Siria e Iran.In questi stati, i curdi ospitati furono sempre visti con sospetto e perseguitati per la loro aspirazione all`indipendenza, specie in Turchia dove spesso vennero torturati, deportati e uccisi. In Iraq lottarono dal 1961 contro Saddam che represse la loro insurrezione brutalmente, sterminandoli anche con il gas nervino.Nel dopo Saddam in Iraq ebbero un` autonomia nel Kurdistan iracheno ( capitale Erbil), autonomia spesso contrastata da Governo Centrale di Bagdad , specie per quanto riguarda le vendite di petrolio.Ora, per l` ennesima volta, i Curdi sono vergognosamente lasciati soli a combattere e morire sul campo, opponendosi all` avanzata spaventosa dell` Isis, non contrastata efficacemente dagli americani, dagli arabi e dai turchi. Vergognoso l` atteggiamento di questi ultimi che, volendo, potevano salvare Kobane ma se ne sono ben guardati.I peshmerga ( uomini e donne) si battono con incredibile eroismo, anche perché, fino a poco tempo fa, malamente armati dall` Occidente per squallidi motivi di opportunità diplomatica contro un esercito potente e modernamente armato. Ciononostante i curdi , oltre a salvare Kobane da soli, battendosi casa per casa, come dimostrato in TV da coraggiosi giornalisti di TV24 e della 7 ,hanno ripreso parti importanti dei territori iracheni conquistati dall` Isis.I tagliagole estremisti marciavano a sud verso Bagdad in seguito alla vergognosa rotta dei soldati iracheni che fuggirono ,benché in numero preponderante,  lasciando ai tagliagole armi modernissime consegnate a Bagdad dagli USA. La resistenza dei formidabili  pashmerga  curdi li ha respinti a nord e mira a riconquistare importanti città in mano allo Stato Islamico . Intere comunità, come gli yazidi , vittime di uccisioni e stupri di massa, devono la loro salvezza ai Curdi che hanno riaperto loro la strada verso Erbil, dove vengono ospitati dal governo del Kurdistan Iracheno. Fantastiche anche le donne curde protagoniste di grandi epusodi di eroismo. Leggendaria la comandante curda Arin Mirkan che, circondata dalle milizie dello Stato Islamico, si é fatta esplodere con una bomba , uccidendo anche gli assalitori, piuttosto che essere catturata, subire uno stupro di massa e poi decapitata.  Ho anche visto guerrigliere del PKK  dichiarare che l` ultima pallottola é destinata a loro stesse per non subire la sorte evitata da Arin con il suo suicidio. Ed é proprio questa determinazione curda che terrorizza l` Isis. Civili curdi giovanissimi lasciano le loro case in moto per aggregarsi all` esercito regolare, dare una mano nei combattimenti, per poi rientrare a casa come se nulla fosse, disposti a ricominciare il giorno dopo. Come si fa a non ammirare e commuoversi davanti a questo popolo fiero, intelligente e coraggioso, lasciato vergognosamente solo, esposto per di più ai bombardamenti criminali dell` ambiguo Erdogan,  meno ostile verso l` ISIS che verso il PKK (partito deilavoratori turchi) ? Vergogna anche all` America che consente alla Turchia questi crimini e che non ha mai amato il PKK per la sua vicinanza al marxismo, peraltro abbandonato da tempo. E pensare che i Curdi sono l` unico popolo del Medio Oriente, esente da fanatismi religiosi.

IL POPOLO CURDO E` UNA VITTIMA DELLA STORIA