Il piano per rilanciare l`imprenditoria europea

Che l`imprenditore europeo (per non parlare di quello italiano) non se la sia passando proprio benissimo ormai è cosa arcinota. Ecco perchè non si può non iniziare davvero a ragionare in maniera organica su come poter dare nuova linfa al motore dell`economia continentale. Far ripartire l`imprenditoria per far ripartire l`Europa.

Questo l`obiettivo del piano d`azione ``per il sostegno all`impresa e la rivoluzione della cultura imprenditoriale in Europa`` messo a punto dalla Commissione europea e dal suo responsabile per l`Industria, Antonio Tajani. Il piano, illustrato dallo stesso Tajani, identifica nell`insegnamento e nella formazione i fattori chiave per il rilancio dell`imprenditoria, e prevede sei aree di intervento: accesso al credito (soprattutto per le piccole e medie imprese), assistenza nelle fasi cruciali del ciclo vitale dell`impresa, creazione di nuove opportunita` di business con il digitale, semplificazione del trasferimento delle proprieta` aziendali, nuove opportunita` d`impresa dopo un fallimento, semplificazione amministrativa.

Sul fronte dell`accesso al credito la Commissione Ue propone la creazione di ``un mercato di microfinanza`` e la semplificazione delle strutture di tassazione per permettere alle Pmi di ottenere fondi attraverso investimenti dei diretti. Si pensa mini-bond, forme di finanziamento collettivo (crowd funding) e prestiti ponte (angel investments). Per l`assistenza nei momenti critici serve un maggior coinvolgimento dello Stato. ``Gli stati membri dovrebbero devolvere piu` risorse per aiutare le nuove attivita` a superare i momenti piu` critici``. In terzo luogo si propone un ``sostegno rafforzato`` per l`avvio delle attivita` sul web, mentre per semplficare i trasferimenti dell`attivita` di impresa l`esecutivo comunitario propone di ``espandere i mercati per le aziende e rimuovere le barriere al trasferimento dell`attivita` di impresa oltre frontiera``.

Ancora, dato che nel 96% dei casi di bancarotta si deve a ``ritardi nei pagamenti o ad altri problemi tecnici``, la Commissione Ue propone di ``spostare l`attenzione sulla questione della liquidazione dell`impresa al sostegno per permettere agli imprenditori di superare le difficolta` finanziarie``. In ultima istanza si ribadisce l`impegno a ridurre gli oneri amministrativi. Il piano d`azione della Commissione europea per l`imprenditoria propone anche favorire una maggiore educazione imprenditoriale - specie tra i piu` giovani - e di promuovere l`imprenditoria in segmenti specifici della popolazione come donne, anziani e pensionati, immigrati.

``Vogliamo rendere l`imprenditoria un`opzione attraente e accessibile per i cittadini europei: questo - ha evidenziato Tajani - e` il messaggio che intendiamo dare con il nostro piano d`azione``. Per il vicepresidente della Commissione Ue ``se liberiamo il potenziale imprenditoriale dell`Europa possiamo riporare l`Europa a crescere``. L`imprenditoria, ha ricordato Tajani, ``con i quattro milioni di nuovi posti di lavoro che genera ogni anno, rappresenta il maggior numero europeo di posti di lavoro`` creati complessivamente dall`intero mercato del lavoro.
``