Il Parlamento UE approva il giro di vite sui derivati

Via libera al giro di vite europeo sul mercato dei derivati `otc`. La plenaria del Parlamento Ue riunita a Bruxelles ha approvato a larga maggioranza il nuovo regolamento che impone, con alcune flessibilità (ad esempio per i fondi pensione), l`intervento di una camera di compensazione a `garanzia` della esecuzione del contratto.

Il testo, presentato dal cristiano-democratico tedesco Werner Langen, obbliga il `reporting` di ogni transazione di derivati.
Tale obbligo è stato contestato dalla Commissione europea che in aula, per bocca del vicepresidente Antonio Tajani, lo ha definito «inaccettabilè e contrario ad una disposizione del Trattato di Lisbona.
Il relatore Langen ha invece definito il regolamento, compreso l`art.67 che impone appunto la trasparenza e la disponibilità dei dati a favore di Esma, Cers, autorità di vigilanza e banche centrali, «un pilastro per il regolamento dei mercati finanziari». E la presidente della Commissione parlamentare per gli affari economico-finanziari, la lib-dem britannica Sharon Bowles, ha confermato che «non intendiamo cancellare» l`obbligo di reporting che intende fare piena luce sui contratti che hanno creato la bolla speculativa alla base della crisi.
 
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