Il paese delle Cassandre
Che Cassandra fosse una gran rompiscatole, per dirla in maniera elegante, è cosa certa. Quello che però è più curioso è pensare che, nonostante la lezione mitologica, nel nostro paese(ma non solo) venga quasi naturale a tutti (e qui facciamo il mea culpa anche noi giornalisti) replicarne l`opera.
``Siamo in una fase di tanti cantori di sfiducia, che sono molto piu` abbondanti rispetto alla sfiducia effettiva che c`e` oggi nel Paese. Questo e` un Paese di ciniche Cassandre, che ignorano consapevolmente tanti giovani attivi e appassionati, ma silenti, che quotidianamente mettono un indicibile impegno nelle cose che fanno, dallo studio al lavoro``. Lo ha detto Ivan Lo Bello, vicepresidente di Confindustria con delega all`Education, intervenendo a `Orientagiovani`, l`evento dedicato alla formazione e al lavoro in corso al nuovo Teatro dell`Opera di Firenze.
Lo Bello, rivolgendosi ai ragazzi, attacca i ``profeti del nulla, che parlano di voi senza incontrarvi e avere un confronto``.
``I giovani - ha detto ancora Lo Bello - sono una forza enorme che va liberata innanzitutto dal pregiudizio. I media hanno contribuito a rendervi una generazione di `scoraggiati inattivi```. Invece ``tocca a voi ragazzi - ha concluso Lo Bello - siamo nelle vostre mani e nei vostri ingegni. Noi adulti sappiamo di potervi dare ancora moltissimo. Abbiamo paura di non poter essere al vostro fianco, non solo per aiutarvi, ma vedervi crescere e crescere insieme a voi``.