Il nuovo Isee penalizza i proprietari di casa, il 2013 sarà l’anno dell’ affitto?
Il Riccometro varato dall’Agenzia dell’Entrate con l’obiettivo lodevole di scovare “i finti poveri” che utilizzano, senza averne diritto, di prestazioni sociali agevolate, in realtà si sta rivelando uno strumento più pericoloso del Redditometro.
Il problema, per quanto paradossale possa sembrare, e che si correrà il rischio di vedere esclusi dai servizi del welfare proprio i soggetti poveri, con reddito basso, in quanto tutti i proprietari di casa verranno molto penalizzati dal nuovo Isee.
Coloro che hanno come unica colpa quella di aver comprato un’abitazione e di doverne magari ancora finire di pagare le rate del mutuo, rischiano di vedersi esclusi da molti dei servizi sociali, a causa anche della rivalutazione al 60% sulle rendite catastale introdotte dall’Imu.
A lanciare l’allarme è stata un’analisi svolta dalla Uil per la Stampa, dove si rileva ad esempio che pensionati con reddito di circa 14 mila euro, proprietari di casa con rendita catastale sui 600 euro, vedranno un impennata dell’Isee pari a circa 6000 euro. Stesso rischio per un dipendente tipo che guadagna circa 20 mila euro annui, sposato, con 1 figlio, se proprietario di casa con valore catastale simile al precedente, vedrà aumentare il proprio Isee di oltre 1300 euro.
Entrambi si vedranno esclusi dalle prestazioni a loro dedicate, il primo potrà dire addio all’assistenza domiciliare, al pagamento delle rette per la casa di riposo, alle bollette telefoniche ridotte. Il secondo rischierà visto l’aumento dell’Isee, il parametro preso in riferimento dal riccometro, di essere escluso da asili comunali, sostegno scolastico, assegni di maternità e sconti sulle bollette.
Chi agevolerà invece il nuovo Riccometro? A guadagnarci saranno tutti coloro che vivono in affitto che vedranno invece il loro Isee scendere di parecchio, potendo così beneficiare, a scapito di chi è proprietario, di molti servizi offerti dal Welfare.
Se consideriamo che secondo il rapporto `Gli immobili in Italia 2011` quasi l`80% delle famiglie possiede la casa dove vive, pensiamo a quanti nuclei famigliari rischieranno di essere fortemente penalizzati dal nuovo strumento del Fisco.
La crisi economica nel 2012 come mostra un’analisi accurata svolta da idealista.it, il portale annunci immobiliari leader in Europa, ha già portato ad una diminuzione del 25% delle vendite di casa e una contrazione forte sulla domanda dei mutui. Sta aumentando, invece, molto la richiesta nel comparto immobiliare degli affitti. Cambia anche la tipologia di coloro che vi accedono, non solo, come in passato, single, studenti e trasfertisti, ma anche giovani coppie, per le quali il mutuo resta un miraggio, e famiglie con figli. Questi nuclei famigliari, a causa delle eccessive tasse che pesano sull’abitazione principale, spesso non sono riusciti a pagare le rate del mutuo e hanno preferito quindi vendere per andare in affitto.
Dopo l’Imu e questa novità sul Riccometro quanti compereranno ancora casa? Temiamo che il 2013 verrà ricordato come l’anno dell’affitto.
Erica Venditti,
Dottore di ricerca in Ricerca
Sociale e Comparata.