Il nuovo anno delle convertibili

“I rendimenti delle convertibili saranno influenzati da molte variabili nel 2012 su cui peseranno l’evoluzione del debito europeo, l’entità della crescita cinese e gli esiti delle elezioni statunitensi. Saranno senz’altro indicativi gli andamenti dei mercati azionari e obbligazionari così come fattori specifici dell’asset class.

L’outlook per il 2012 del team delle convertibili di Aviva Investors individua un mercato azionario in difficoltà nella prima parte dell’anno, seguito da un finale in ripresa. Riteniamo che anche i mercati del credito possano seguire un percorso simile con spread abbastanza ampi ancora per qualche tempo ma in restringimento nella seconda parte dell’anno. Vediamo perfomance migliori per Asia e Stati Uniti nella prima metà del 2012, a cui farà seguito un più forte rimbalzo dell’Europa nella seconda metà o appena sarà fatta chiarezza su una reale soluzione alla crisi del debito.

“Per quanto riguarda i rendimenti, le convertibili iniziano il 2012 con delle valutazioni interessanti. Escluso l’inizio del 2009, le valutazioni delle convertibili sono al momento ai livelli più convenienti dall’inizio del 1990. Con una media del 4% sotto il fair value *¹, Il mercato delle convertibili beneficerà di un “vento in poppa” favorevole. Questo effetto sarà inoltre potenziato dal fatto che molte obbligazioni giungeranno a scadenza o saranno riscattate nel 2012. La mancanza di nuove emissioni negli ultimi due anni potrebbe creare inoltre uno squilibrio tra domanda e offerta sul mercato delle convertibili. Per esempio, circa il 25% del mercato delle convertibili asiatiche potrebbe giungere a scadenza o essere riscattate dall’emittente al valore nominale nel corso del 2012. Questa situazione è simile, anche se in maniera meno accentuata, per il resto del mercato delle convertibili. I gestori convertibili, reinvestendo solo i ricavi dei titoli giunti a scadenza, potrebbero creare una domanda più che sufficiente a far guadagnare all’asset class un paio di punti percentuali. Questo, unitamente a operatori di Borsa sottoesposti e una bassa leva sui fondi hedge crea le condizioni per  far rivalutare il mercato delle convertibili molto rapidamente nel caso in cui gli investitori diventassero meno avversi al rischio.

“Per quanto riguarda i rischi, di cui un outlook deve sempre tener conto, nel 2012 vediamo fondamentalmente un rischio per questa asset class legato al fatto che  molte convertibili giungeranno a scadenza e che alcune società potrebbero dimostrarsi inadempientiD’altra parte in passato le convertibili hannoregistrato livelli di default relativamente bassi. Considerati tutti questi elementi, prevediamo nel corso dell’anno solidi rendimenti a doppia cifra per le convertibili globali, con quattro principali fonti di rendimenti in egual misura: cedole, rivalutazione dell’asset class e condizioni in leggera ripresa sia dei mercati azionari e sia di quelli obbligazionari”.

A cura di David Clott, Senior Fund Manager, Convertibli per Aviva Investors

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