Il mercato dell`auto 2012 secondo Credit Suisse

«Vediamo maggiori rischi di rifinanziamento del business per i generalisti se la crisi europea durerà oltre il primo semestre 2012. Dal momento che i costruttori tedeschi siedono su ampi cash, pensiamo che la questione coinvolga i produttori francesi, in particolare Psa Peugeot Citroen, e Fiat, il cui indebitamento netto è aumentato nuovamente e che prevediamo peggiorare ulteriormente nel 2012».

Così uno studio di Credit Suisse, ripreso dal RadCor, che si aspetta anche un allargamento della frattura tra i gruppi forti e deboli del settore quest`anno con i deboli che diventeranno più deboli, con rischi di impasse a livello di liquidità, e i forti più forti, in particolare Bmw, i cui titoli, assieme a quelli di Volkswagen e Michelin, vengono aggiunti all`elenco `European Focus` e ottengono da Credit Suisse un miglioramento dell`indicazione a `outperform`. Credit Suisse ritiene inoltre che anche quest`anno la strategia dei costruttori del segmento premium si dimostrerà vincente su quella dei generalisti.
Gli analisti di Credit Suisse aggiungono che la globalizzazione della domanda e l`emergere di ricchezze nei mercati in crescita hanno allargato il `gap` tra i costruttori globali con una forte identità del marchio e quelli con brand deboli e dipendenti dal mercato nazionale. Anche se tra i costruttori tedeschi Daimler «ha deluso gli investitori nel 2011», aggiunge Credit Suisse, questo era dovuto soprattutto a una performance «relativamente buona rispetto a Bmw e Volkswagen, ma di fondo Daimler è una società più forte dei costruttori francesi e di quelli italiani». Quest`anno, aggiunge lo studio, tutti i costruttori saranno soggetti a pressioni a livello di prezzi e mix dei modelli. Secondo gli esperti del Credit Suisse, la spesa tra 500 e 700 euro a veicolo in ricerca e sviluppo rappresenta `la cifra minima` per mantenere una linea di prodotti nuova, ma mentre i generalisti si muovono intorno a questi livelli minimi (inclusa Volkswagen), costruttori premium come Mercedes (gruppo Daimler) e Bmw, sono ben al di sopra, il che sottolinea come i generalisti «dispongano di uno spazio molto esiguo per eventuali riduzioni degli investimenti in prodotti». Credit Suisse stima anche che il 2012 sarà «un altro anno molto difficile per il mercato dell`auto europeo con assenza di crescita nei mercati periferici, un rallentamento in Germania e soprattutto in Francia». In dettaglio Credit Suisse prevede una flessione del 4% del mercato dell`auto in Europa occidentale e del 3,5% nell`intera Europa. Sempre a livello europeo si amplierà, secondo gli analisti della banca elvetica, la differenza tra i costruttori tedeschi e quelli non tedeschi con un aumento della produzione ipotizzato al 2% per la Bmw nel primo semestre di quest`anno, mentre la produzione di Volskwagen e Daimler nel periodo resterà piatta, quella di Fiat è attesa in calo del 19%, quella di Psa del 15% e quella di Renault-Nissan del 13%. A livello mondiale, sempre nel primo semestre, è atteso un aumento per la produzione di Bmw (+5%), Daimler (+3%) e Volkswagen (+3%), mentre è previsto un ribasso per Fiat (-10%, Psa (-9%) e Renault-Nissan (-4%).
 
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