IL GRANDE SCANDALO DEL SANGUE INFETTO NEL REGNO UNITO. RISARCIMENTO DA 10 MILIARDI DI STERLINE.
Redazione, 21 maggio 2024.
Il Governo di sua Maestà, almeno, ha chiesto scusa, riconoscendo il problema e l'entità del problema e promette un risarcimento di 10 miliardi di sterline.
Il grande colpevole, agli occhi dell'opinione pubblica britannica, è l'ex Ministro della Salute Klen Clark.
Dopo che, Infected Blood Inquiry, un comitato per un'indagine pubblica indipendente istituita per esaminare le circostanze in cui uomini, donne e bambini curati dai servizi sanitari nazionali nel Regno Unito hanno ricevuto sangue infetto e prodotti sanguigni infetti, in particolare a partire dal 1970, ha pubblicato il suo rapporto di 2000 pagine che inchiodano i governi coinvolti alle loro pesanti responsabilità.
A capo dei ricercatori, Sir Brian Langstaff che ha accusato il governo di “aver nascosto la verità” per decenni.
I pazienti sono stati ingannati, ripetutamente, dai medici, dal servizio sanitario nazionale, dalla pubblica amministrazione e dal governo.
Langstaff, ha concluso che la portata dello scandalo è "orribile".
Nel periodo compreso tra il 1970 e il 1991, circa 30.000 pazienti hanno subito trasfusioni a base di sangue infettato da epatite e HIV.
I morti contati per questa causa sono 3000 e migliaia di persone hanno perso la salute, per sempre.
Ieri, durante un suo intervento alla Camera dei Comuni, Rishi Sunak si è dichiarato "veramente dispiaciuto", specificando che si è trattato di un "fallimento morale decennale nel cuore della nostra vita nazionale"... "un giorno di vergogna per lo Stato britannico".
The Telegraph ha scritto che l'attuale “persecuzione degli informatori del servizio sanitario nazionale” dimostra quanto sia possibile “permettere che la negligenza istituzionale si inasprisca”.
Tant'è che, ciò che è appena emerso, è solo la punta dell'iceberg in un sistema di governo che, anzichè fermare l'uso del sangue infetto, ha agito per un “insabbiamento su larga scala”, anche distruggendo doumenti che confermavano il pericolo e gli effetti drammatici già emersi in molti pazienti, attuando, verso i cittadini indifesi, un "vero e proprio inganno".
Sherelle Jacobs, vice-direttore del quotidiano, ha commentato che è "benvenuto" il fatto che possano seguire procedimenti giudiziari a carico dei responsabili "Ma è probabile che troppi resteranno impuniti."
E, abbassando la scure, ha aggiunto che la lentezza della giustizia è “un triste rituale” e che la segretezza dello stato è “così prolifica, così compulsiva, così endemica che minaccia di rendere di fatto la Gran Bretagna uno stato democratico fallito”.
Sotto tiro, l'ex ministro della Sanità Ken Clarke che nel 1983 disse che non esisteva "nessuna prova conclusiva" che l'Aids venisse trasmesso attraverso i prodotti sanguigni, nonostante, invece, questo rapporto di causalità fosse già stato dimostrato l'anno prima.
Eppure, Boris Jhonson, nel 2020 conferì a Clarke un titolo nobiliare...
Ora, si chiede a gran voce che gli venga tolto, ormai riconosciuto come "colpevole" per aver definito le morti e le malattie, come “effetti avversi inevitabili”.
Gli autori del Rapporto sostengono che quanto aveva dichiarato era "indifendibile" per quanto era falso.
Clarke aveva dato "false rassicurazioni", "non dicendo tutta la verità" e nasconendo i rischi reali.
The Independent, ha osservato che pur essendo il denaro "l'unica valuta con cui si può pagare il riconoscimento della colpa... comunque, qualunque cifra, sarà "troppo poco, troppo tardi".
Il governo ha già anticipato 100.000 sterline ad ognuno dei circa 4.000 sopravvissuti e parenti delle vittime, prevedendo un risarcimento totale pari a 10 miliardi di sterline.
Numerosi i bambini hanno perso i genitori e, pare, che centinaia di migliaia di persone siano state infettate dall'epatite che mostra i sintomi anche dopo molti anni.
Andy Burnham, anch'egli ex ministro della sanità e attuale sindaco di Manchester ha proposto l'approvazione di una "legge Hillsborough" per imporre un "dovere legale di sincerità sui dipendenti pubblici".
Con questa, si potrebbe evitare il ripetersi di situazioni simili, già vissute con lo scandalo dell'ufficio postale e la tragedia di Grenfell.
E pensare che Clarke era stato perfino il campione anticorruzione del Regno Unito dal 2010 al 2014, ormai lontano il 1983...
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