Il franco svizzero `disubbidisce` alla Banca Centrale
Nonostante il `muro` valutario deciso dalla Banca nazionale svizzera (BNS) oggi l`euro è sceso per la prima volta dallo scorso settembre sotto la soglia di 1,20 franchi, infrangendo la soglia minima di cambio della valuta elvetica definita dalla Bns.
Sette mesi fa la banca centrale annunciò di non voler tollerare un valore inferiore, mentre oggi un portavoce, senza commentare l`andamento odierno, si è limitato ad affermare che la Bns continuerà «senza dubbio» a difendere la soglia fissata. La Bns era intervenuta il 6 settembre scorso con una serie di provvedimenti per arginare il rafforzamento del franco seguito all`aggravarsi della crisi del debito nell`Eurozona, che stava ponendo seri problemi alle esportazioni e ad altri settori dell`economia elvetica. In particolare si era detta disposta ad acquistare euro in misura illimitata per mantenere il suo corso al livello giudicato come minimo. Oggi però questa sorta di «linea del Piave» è stata superata, seppure per un periodo di tempo limitato. Stando ai dati della piattaforma finanziaria online Swissquote l`euro, che per tutta la mattinata si muoveva intorno a 1,2035, è improvvisamente sceso dopo le 11, toccando un minimo a 1,1997 franchi. È poi quasi subito risalito e da allora oscilla di poco intorno a 1,2020. Secondo alcuni operatori il `test di resistenza` della soglia di 1,20 franchi «è cominciato».
Un portavoce dell`istituto centrale ha così detto alla Bloomberg che la Banca interverrà sul mercato comprando moneta «in quantità illimitata» per mantenerla sotto il livello di 1,2.