Il fondo M&G Global Macro Bond sbarca in Europa

M&G annuncia il lancio in Europa del fondo obbligazionario globale M&G Global Macro Bond Fund. Lanciato nel 1999 inizialmente solo per gli investitori inglesi, il fondo è stato gestito sin dalla nascita da Jim Leaviss, Head of Fixed Interest in M&G Investments e fondatore del blog Bond Vigilantes.

Il fondo ha registrato negli ultimi cinque anni un rendimento annuo del 6.2%.  
 
Secondo Jim Leaviss, una visione globale e senza costrizioni permette al team di gestione di reagire velocemente ed efficacemente ai rialzi e ribassi che si verificano nei mercati in agitazione. Il gestore mette in guardia dai rischi associati al rimanere troppo attaccati ‘a casa propria’ nell’ambiente di mercato attuale: “Gli investitori si stanno adattando alla ‘nuova normalità’, caratterizzata da cicli economici troncati e brusche inversioni di rotta nei commerci. Questo implica maggiore volaitlità per gli investitori. Prendere in considerazione l’intera gamma degli asset a reddito fisso a livello globale, significa poter ottenere i migliori rendimenti possibili, incuranti di quanto succede nel proprio Paese.` 
 
Prudenza sui mercati emergenti 
Uno dei principali elementi di distinzione di Jim è la view negativa sul debito dei mercati emergenti: “La nostra principale preoccupazione è il fatto che gli investitori occidentali abbiano comprato un ingente 30% del debito emergente in valuta locale, ma nel momento in cui tornerebbero sui mercati sviluppati, si innescherebbero seri problemi di liquidità e Aumenterebbero i costi di finanziamento per le economie emergenti. Abbiamo infatti già assistito a deflussi causati dal cambiamento nella percezione del rischio degli investitori e dal recente rafforzamento del dollaro americano.”
 
Più positivi sui finanziari
“Il rischio è tornato in tavola. L’ultima operazione di rifinanziamento (LTRO) della BCE ha mutato l’ambiente degli investimenti e affievolito le pressioni di finanziamento bancario dell’Eurozona, quindi abbiamo aumentato l’esposizione al rischio finanziario e periferico in portafoglio. Detto questo, ho ancora dubbi sui problemi strutturali e i rischi all’interno del sistema bancario.”
 
Obbligazioni indicizzate all’inflazione come “assicurazione economica”
Circa il 45% degli asset fisici del fondo sono attualmente investiti in obbligazioni indicizzate – un riflesso della view di Jim Leaviss secondo cui i tassi di breakeven sono troppo bassi. “Le obbligazioni indicizzate all’inflazione ci sembrano un’assicurazione economica in un contesto dove le banche centrali si stanno imbarcando nel round successivo di alleggerimento quantitativo. Le maggiori tensioni politiche nel Medio Oriente potrebbero gonfiare il prezzo del petrolio che contribuisce ad acuire le pressioni inflattive.” In linea opposta alla visione generale del mercato, Jim Leaviss ritiene che i rendimenti reali delle obbligazioni indicizzate potrebbero ulteriormente scendere e di conseguenza offrire un buon profilo rischio/rendimento.
 
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