Dal dossier emerge che un reddito su tre sotto 10.000 euro l`anno, circa la metà non supera 15.000 euro e solo l`1% sfonda il tetto dei 100mila euro.
La distribuzione per classi di reddito mostra che un terzo dei contribuenti (circa 14 milioni) non supera un reddito complessivo lordo di 10.000 euro e circa la metà (49%, pari a 20,2 milioni) non supera i 15.000 euro. Il 30% dei contribuenti dichiara redditi compresi tra i 15.000 ed i 26.000 euro, il 20% dichiara redditi compresi tra i 26.000 ed i 100.000 euro. Solo l`un per cento dei contribuenti dichiara redditi superiori ai 100.000 euro. Da quest`anno viene pubblicata anche l`informazione relativa ai soggetti con redditi dichiarati superiori ai 300.000 euro: si tratta di 30.590 soggetti, pari allo 0,07% del totale dei contribuenti, che rappresentano la platea potenziale del contributo di solidarietà del 3% che verrà applicato negli anni d`imposta 2011-2013. La distribuzione per classi di reddito è in linea con l`anno precedente.
La regione con reddito medio complessivo più elevato è la Lombardia (22.710 euro), seguita dal Lazio (21.720 euro), mentre la Calabria ha il reddito medio più basso con 13.970 euro.
Dall`elaborazione delle ultime dichiarazione di redditi risulta poi che circa 10,7 milioni di contribuenti «hanno imposta netta pari a zero», in pratica cioè non pagano l`Irpef. Si tratta di contribuenti a basso reddito compresi nelle soglie di esenzione o la cui cui imposta lorda si azzera con le numerose detrazioni del Fisco.
La notizia sorprendente è però che i lavoratori dipendenti battono gli imprenditori: se i primi dichiarano infatti un reddito medio di 19.810 euro, i loro datori di lavoro, gli imprenditori, hanno invece un reddito medio di 18.170 euro. Il dato degli imprenditori - si legge nel dossier - è tra l`altro calcolato «con riferimento ai soli contribuenti che non dichiarano perdite». Gli autonomi dichiarano invece 41.320 euro, il reddito dei pensionati è di 14.980 euro, mentre quello da partecipazione è di 16.500 euro.