Il Dragone fatica a volare

Problemi per il settore cinese dello shipping che paga la crisi mondiale. La Cosco, il più grande operatore del settore, sarebbe pronto a chiedere, secondo notizie diffuse da giornali cinesi, fino a 10 miliardi di yuan, oltre un miliardo di euro, al ministero delle finanze cinesi dopo le perdite registrate nel 2011.

I report finanziari dell`anno scorso dimostrano che la Cosco, di proprietà del governo cinese, ha registrato perdite nette per 10.45 miliardi di yuan facendo segnare la peggiore performance fra le società di rating A quotate. Nel 2010 i profitti erano stati di 6,8 miliardi di yuan. Durante i primi tre trimestri del 2011 la Cosco ha totalizzato perdite per 4,78 miliardi di yuan, mentre nel quarto trimestre solo le perdite sono state di 5,67 miliardi. In crisi anche il settore della cantieristica. Alcuni cantieri dell`area intorno Shanghai, sul fiume Yangtze, hanno annunciato di non aver ricevuto nuovi ordini nel 2012.

In particolare, secondo l`associazione cinese gli industriali cantieristici, c`è stato il crollo del 40% dei nuovi ordini in Cina tra gennaio e febbraio di quest`anno rispetto allo stesso periodo dell`anno precedente. Sedici importanti società tra quelle monitorate hanno dichiarato di non aver guadagnato, 37 invece hanno annunciato una diminuzione nei profitti. Secondo Essence Security, importante broker di Shenzhen, 8 dei 10 più grandi cantieri cinesi non hanno ricevuto nuovi ordini tra gennaio ad aprile. Solo due grandi cantieri hanno annunciato di aver ricevuto nuove commesse. Alcuni cantieri dell`area dello Yangtze hanno già annunciato fallimento, un pericolo che gli analisti temono possa aumentare, dal momento che il 2012 pare sia ancora più difficile dell`anno scorso, difficoltà che dovrebbero rimanere fino al 2014, secondo Lu Xiaoyan, vicepresidente del China State Shipbuilding Corp.

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