Il dividendo Ubi è nelle mani dell`Eba

L`amministratore delegato di Ubi Banca, Victor Massiah apre alla possibilità di distribuire un dividendo per l`esercizio 2011 ma rimanda ogni eventuale decisione all`esito dell`esercizio dell`Eba. «A noi piace sempre dare un minimo di dividendo, considerato anche che la base azionaria della banca è composta anche da investitori retail e famiglie», spiega a margine della conference Ubs.

«Se possiamo e nessuno ce lo vieta, diamo il dividendo. Ma se qualcuno ce lo vieta non lo diamo. Non è nelle mostre mani, dipende dalla situazione che si verrà a creare sull`esercizio dell`Eba. Come capitale - sottolinea - stiamo più che bene e quel poco che guadagniamo possiamo darlo in dividendi».
Massiah ha ribadito inoltre il suo no all`aumento di capitale ed ha annunciato il deposito in Bankitalia del piano per l`Eba. «Abbiamo tutte le soluzioni di autofinanziamento: nell`insieme siamo ottimisti di riuscire ad adempiere completamente alle richieste dell`Eba senza dover far mettere le mani nelle tasche dei nostri azionisti» ha detto il banchiere. «Le soluzioni - ha aggiunto - sono sempre le stesse, ovvero la validazione del modello di avanzamento sulla valutazione dei rischi e il convertibile che non ha bisogno i essere convertito ma basta che sia computato».
«La posizione sul nostro bond da parte dell`Eba io non la conosco - ha spiegato poi Massiah -. Oggi abbiamo depositato il piano all`Autorità centrale, ovvero alla Banca d`Italia, e noi a questa rispondiamo: sentiremo quindi quale sarà la risposta» di Via Nazionale. «Tutti sanno che nel breve termine non si muore di capitale ma di liquidità - ha sottolineato -. Nel lungo termine invece le regole per una banca come la nostra prevedono un Core Tier 1 al 7% e noi lo abbiamo all`8,26%»
 
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